Sabato 9 aprile 2011, a Fara San Martino, in provincia di Chieti, si svolgerà il Convivium dell’Associazione Borghi Autentici, per discutere e dettare le linee guida della loro rivoluzione globale, fra territorio e piccole comunità
I piccoli borghi d’Italia non si dimenticano dell’Abruzzo, tant’è che proprio nell’industriosa regione, a Fara San Martino, tipico paese alle pendici della Majelletta, si terrà sabato 9 aprile il Convivium Nazionale dei Borghi Autentici. All’Hotel del Camerlengo i sindaci e i tecnici dell’Associazione Borghi Autentici tracceranno le linee programmatiche di una rinnovata azione volta a promuovere i propri territori, con la partecipazione di tutti coloro che vorranno partecipare alla crescita e al consolidamento del progetto. Fra i contributi ai temi da sviluppare, non mancherà quello del presidente della Regione Abruzzo On. Giovanni Chiodi. Il professor Costantino Felice, docente di Storia Economica all’Università di Chieti terrà dal canto suo una lezione magistrale su “L’Unità d’Italia vista con gli occhi dei borghi”, cogliendo in pieno lo spirito unitario di questi giorni in cui si festeggia il 150° compleanno della nostra nazione.
È un fatto che il nuovo millennio si è aperto sotto il segno di una crisi profonda e inaspettata nelle proporzioni, che ha messo e mette in discussione le fondamenta dell’ordinamento sociale, economico e politico del pianeta. La crisi finanziaria non è ancora alle spalle e le rivolte di questi ultimi mesi nei paesi del Mediterraneo meridionale ci tengono tutti con il fiato sospeso.
Con il fallimento dei vecchi modelli finanziari e dei pluridecennali sistemi di potere, si è aperta una stagione nuova, in cui al centro della discussione sta una rinnovata visione della democrazia e dello sviluppo, a partire dal territorio e da chi lo abita.
In Italia gli oltre 5.800 i Comuni con meno di 5.000 abitanti sono realtà contrassegnate spesso dalla presenza di comunità molto vivaci che, con tenacia, desiderano costruire nell’immediato un futuro nel luogo in cui vivono. Per farlo, sarà decisiva nei prossimi anni la capacità della classe dirigente nazionale e regionale di riformare la dimensione locale dell’economia e del welfare. L’Associazione che si riunirà il prossimo weekend parte dalla convinzione che i piccoli comuni rappresenteranno il punto di forza di una strategia di uscita dalla crisi di tutto il Paese fondata sullo sviluppo della qualità. I piccoli borghi potranno infatti crescere più della media del PIL nazionale, puntando sulle proprie specificità: dall’immenso patrimonio storico e culturale, passando per la buona cucina e la tutela del paesaggio, per arrivare alla tutela delle risorse e a nuove forme di creatività. Per spuntarla nel globale, si punta dunque sul locale: è la cosiddetta rivoluzione glocale quella su cui si intende puntare.
La bellezza, non solo fisica, ma anche quella immateriale dei nostri territori e dunque il desiderio delle nostre comunità locali di vivere in essi, sia frutto di pensieri e comportamenti – individuali e collettivi – volti a preservare le relazioni umane e interpersonali, l’ambiente e il paesaggio e a ristabilire un dialogo con la Terra corretto e di reciproca soddisfazione.
Per informazioni e iscrizioni: Associazione Borghi Autentici d’Italia
Viale Matteotti 49
43049 Salsomaggiore Terme (PR)
Tel. 0524.587185
Fax. 0524.580034
E-mail: associazione@borghiautenticiditalia.it
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Sito web: www.borghiautenticiditalia.it
di Chiara Carnabuci