
Il territorio di Aggius offre uno dei panorami più suggestivi dell’intero litorale sardo. Vero scrigno di tradizioni e folklore locale, questo piccolo centro sorge nel cuore della Gallura, ai piedi delle creste granitiche seghettate conosciute come “Monti di Aggius”.
Il suo nome potrebbe derivare dal greco aghios = sacrosanto, oppure dal latino agnus = agnello per indicare l’antica presenza di stazzi e ovili.
Le origini di Aggius sono antichissime: i rinvenimenti di manufatti ceramici neolitici del IV millenio a.C., nuraghi e villaggi situati tra gli anfratti rocciosi rivelano l’occupazione del territorio già in età preistorica e protostorica.
Oggi come nell’antichità questo lembo di terra offre squarci unici ed un panorama imperdibile: vero capolavoro della natura, la Valle della luna, o Piana dei Grandi Sassi, presenta al visitatore uno scenario mozzafiato completamente permeato da un senso di quiete e profondissimo silenzio.
Il granito è il protagonista dell’intera valle: modellato dall’incessante azione del vento, si presenta al viaggiatore nelle fogge più varie, dando luogo ad anfratti o grotte utilizzate nel corso dei millenni come ripari naturali, o modellandosi in forme strane e bizzarre.
Aggius rappresenta nell’intera Gallura uno straordinario esempio per la sua capacità di far rivivere le tradizioni locali attraverso una struttura museale di grande interesse: Il Meoc.
All’’interno della struttura è ricostruita fedelmente una Casa Tradizionale Aggese, arredata con oggetti antichi di uso quotidiano, utilizzati nella svolgimento di diverse mansioni domestiche e produttive.
Ampie sezioni sono dedicate all’esposizione degli strumenti di lavoro impiegati per la lavorazione del sughero e del granito e per l’ antichissima arte della tessitura del tappeto.
Tra le tradizioni più radicate nell’identità locale, spicca inoltre quella del canto: un ampio repertorio fatto di brani della tradizione sacra e profana, accompagna tutti i momenti dell’esistenza umana.
Natura, storia, e tradizione fanno di Aggius uno dei luoghi più suggestivi della Gallura.
di Valentina Pascali
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