Tessuti turchi e tradizione libanese “vestono” il Maggiolone di Bokja
Una storia che risale al 1934, quella della Maggiolone, quando Adolf Hitler annunciò al Salone di Berlino che l’auto non sarebbe stata più privilegio esclusivo della classe benestante.
A Ferdinand Porsche affidò, infatti, l’incarico di costruire la
Volkswagen (auto del popolo). Il
Maggiolone, che raggiunse l’apice del suo successo a partire dalla fine degli anni Quaranta del secolo scorso, è stato utilizzato per performance “nautiche” (come nel ‘63, quando due appassionati bolognesi attraversarono, per scommessa, lo stretto di Messina), in aviazione (su molti velivoli da turismo è utilizzato ancora oggi, opportunamente modificato, il motore dell’auto), per le “
fughe da Berlino” (il serbatoio fu modificato ricavando un vano che permetteva di nascondere una persona per portarla al di là del
Muro, nella Berlino occidentale)… Oggi lo ritroviamo in esposizione alla settimana del
Salone del mobile di Milano (dal 14 al 19 aprile) completamente tappezzato di tessuti. Un’auto che diventa un’opera d’arte. Si chiama “
The Bokja Bug” e a tappezzarlo sono state due designer libanesi ,
Hoda Baroudi e
Maria Hibri, in occasione dell’apertura del primo negozio
Bokja a Beirut (
www.bokjadesign.com). Il
Bokja è un particolare (e prezioso) tipo di velluto tipico del Medio Oriente utilizzato per avvolgere e custodire i tesori, in occasioni speciali o durante le nozze. Stampe floreali, ricami dorati e colori brillanti sono le caratteristiche dei tessuti utilizzati da Huda Baroudi e Maria Hibri. Le due creative hanno girato i mercatini delle pulci e i concept store di Beirut, Parigi, Milano, scovando pezzi d’arredo che vanno agli anni ‘50 ai ‘70, e li hanno rimessi a nuovo rivestendoli di colorati tessuti della tradizione mediorientale. Questo è quello che accade anche per il
Maggiolone, dove il mix di stoffe mediorientali è inconfondibile. L’auto oltre ad essere in esposizione, allo
Spazio Rossana Orlandi in via Matteo Bandello 14, potrà anche essere acquistata attraverso un’asta online (valida sino al 20 aprile su pages.ebay.it/charity). Infine il ricavato andrà in sostegno delle attività a favore dei bambini di Haiti (Fondazione Francesca Rava su
www.nphitalia.org).
di Valentina Galleri
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