Il nero non è una sorpresa con Rick Owens e, infatti, lo ritroviamo nella sua collezione primavera/estate 2011

Perché vesti di nero? Perché è morta l’intelligenza, vi suggerirebbe di rispondere, con il suo divertente tono critico, il rocker Pino Scotto. Il perché lo stilista e designer californiano Rick Owens prediliga il nero per i capi da lui creati, invece, trova spiegazione in una sua bizzarra fantasia: il «mio immaginario è alimentato da un incontro improbabile fra Frankenstein e Greta Garbo in un bar sadomaso», racconta. Rick Owens inizia a dare forma al suo stile dark in California. Nel 1994 lancia la collezione di prêt-à-porter femminile che porta il suo nome. In poche stagioni riesce a far così tanta strada da conquistare, con i suoi modelli, grandi star come Madonna. Dal 2003 è a Parigi, dove assume inizialmente l’incarico di direttore creativo della storica maison di pellicce Révillon, poi passata nelle mani di Peter Dundas. Owens ripropone il suo stile dark, gotico e oscuro nella collezione donna primavera/estate 2011. Questa volta con un’eccezione: è un dark dal cuore tenero (e parliamo dello stesso Owens). Sì perché della collezione, indicata come una delle più belle della stagione, musa ne è stata sua moglie, Michele Lamy. Proprio lei gli ha suggerito di lavorare con volumi imponenti e laboriosi. Una collezione che vede sfilare sacerdotesse dall’animo dannato tutte vestite di seta e nappa lavata. Gonne e top ripiegati come se fossero origami di colori neutri, fino al nero. Il trionfo, ancora una volta, del mondo dell’Ade. Per chi volesse saperne di più: www.rickowens.eu.

di Valentina Galleri

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