Kenneth Lonergan dirige il dramma del rimpianto e lo fa sullo sfondo di un luogo inaspettato, Manchester-by-the-sea, in Massacchusset.

Lontana dalla cittadina operaia britannica, la Manchester americana è un paesino di pescatori, animato dalle famiglie che la abitano. Un luogo intimo, affacciato sull’Oceano Atlantico, dove la famiglia e le relazioni amicali sono il punto di partenza e arrivo di ogni cittadino.
Legami che difficilmente possono essere compensati e che, se spezzati, rendono fragile, quasi inumano, chi ne subisce le conseguenze.

E come l’oceano che circonda il borgo, è grande il dramma che affligge Lee Chandler un uomo solo e solitario, che vive a Boston, dove si arrangia lavorando come tuttofare in un condominio. Poco loquace e depresso, è un uomo misterioso agli occhi di chi lo guarda da lontano. Lee è costantemente in cerca di guai, dalle risse nei pub ai comportamenti antisociali.
La sua mestizia non concede alcuna forma di gioia, non lo tradiscono nemmeno le espressioni facciali, così statiche da non reagire, nemmeno con una lacrima, alla morte del fratello Joe, unico affetto che gli è rimasto.

Lee dovrà lasciare Boston per qualche tempo e ritornare nel luogo da cui è scappato anni prima, quando un terribile incidente ha sconvolto la sua vita. L’uomo dovrà occuparsi del suo unico nipote, Patrick, un adolescente intelligente e vitale, ereditando tutti i beni del fratello deceduto.

Manchester by the Sea non è un film dove si susseguono i colpi di scena o le sequenze della vita di un uomo prima di un trauma, piuttosto è la narrazione del dramma nel dramma, senza disperazione visibile, ma raccontato con un’ironia sagace e riflessiva.

Il regista Kenneth Lonergan affronta il lungometraggio alternando flashback non sequenziali e scandendo la drammaticità attraverso le espressioni e le fisicità degli attori, il paesaggio marittimo di Manchester, la traversata in barca verso la cittadina e i viaggi in auto.
Lonergan rappresenta, con le riprese serrate e le voci strozzate dei protagonisti, la claustrofobia e il senso di impotenza di fronte alla storia, la sensazione di non poter tornare indietro e la paura di andare avanti, dopo un evento che congela la vita in un istante.
È solo il mare, con la sua immensità a dare un senso di libertà alle vite dei protagonisti, a regalare gli unici momenti felici.

Casey Affleck e Michelle Williams riescono a rendere appieno il concetto di dramma famigliare, Kyle Chandler, Lucas Hedges e il resto del cast completano la realistica bellezza del film, recitato come fosse una pièce teatrale, con una sceneggiatura che mette al centro i dialoghi. Presentato, prima di Roma, al Sundence Film Festival e al Toronto International Film Festival Manchester by the Sea è la prova che il nuovo cinema americano, d’ispirazione e stile europeo, può tirar fuori film grandiosi, da Oscar.

Manchester by the Sea

Scritto e diretto da Kenneth Lonergan

CAST

Casey Affleck: Lee Chandler
Michelle Williams: Randi
Kyle Chandler: Joe Chandler
Lucas Hedges: Patrick
Gretchen Mol: Elise
Tate Donovan: allenatore di hockey
Kara Hayward: Silvie
Matthew Broderick: Rodney
Heather Burns: Jill
Erica McDermott: Sue