Dal 15 ottobre all’8 dicembre nella bassa piacentina la quarta rassegna gastronomica del Po
Una rassegna gastronomica itinerante, che si sviluppa per circa ottanta chilometri lungo il corso del Po, in quella parte di pianura padana che si trova al limite occidentale e che prende il nome di Bassa piacentina.
Sette comuni, quattordici ristoranti, oltre cento piatti tipici da gustare a prezzo fisso (tra i venticinque e i trentacinque euro), tutti di rigorosa tradizione piacentina: pisarei e fasò, tortelli di ricotta e spinaci, stracotti, culatello, mariola, fritto d’acqua dolce, anguilla in umido, torta sbrisolona, mostarda di fichi, e poi naturalmente coppa, pancetta, salame Dop e formaggio padano.
È questo “Un PO di gusto”, quarta rassegna gastronomica del Po, organizzata con la collaborazione dell’Assessorato al Turismo della Provincia di Piacenza e di altri 52 soci pubblici (Camera di Commercio di Piacenza, comuni di Besenzone, Caorso, Castelvetro Piacentino, Cortemaggiore, Monticelli d’Ongina, San Pietro in Cerro, Villanova sull’Arda) e privati (aziende agricole, ristoranti, agriturismi, salumifici, caseifici, musei, castelli, botteghe del tipico, associazioni di categoria), che prende avvio il 15 ottobre per terminare l’8 dicembre.
Una cinquantina di “giorni golosi”, spiega Maurizio Parma, assessore al Turismo della provincia di Piacenza e presidente dell’associazione Strada del Po, che sottolinea come la rassegna miri a «rafforzare l’immagine di un prodotto all’avanguardia per quanto riguarda la qualità dell’offerta», conquistando spazi sempre più rilevanti nell’ambito del moderno mercato turistico: l’obiettivo, infatti, è quello di «soddisfare la sensibilità con la quale il turista-viaggiatore odierno si accosta a realtà e tradizioni diverse dalle proprie».
di Rosa Maria Geraci