È tutto pronto per la nuova edizione di Gusti di Frontiera 2009: Italia ed Europa insieme a Gorizia.
Dopo il grande successo di pubblico ottenuto lo scorso anno, la manifestazione enogastronomica si accinge a riaprire le porte della città friulana proponendo una tre giorni alla riscoperta dei vini e delle specialità culinarie d’Italia e d’Europa.
Venerdì 25, sabato 26 e domenica 27 settembre le vie e le piazze di Gorizia si riempiranno di aromi, profumi e sapori di prodotti tradizionali confondendo il gusto della cucina italiana con le ricette friulane, austriache e slovene intrise di tutta la loro straordinaria varietà di influssi tedeschi, ungheresi e croati. Una festa per le papille gustative dei fortunati visitatori e una riscoperta delle tradizioni delle diverse regioni italiane e non solo, che portano tra i goriziani un vento fresco di profumi inebrianti e un tocco artistico con i colori delle diverse cucine. Una manifestazione dedicata alla contaminazione della tavola e ad una città che, abbandonata la storica veste di luogo di confine, si trasforma in un ponte tra le culture lasciando riemergere attraverso i sapori enogastronomici storie, culture, influenze e ricordi stratificati nei secoli. Un’occasione quella proposta dal Comune di Gorizia per tutti coloro che ancora legati al ricordo delle vacanze estive, vogliono regalarsi un week end all’insegna del gusto e della cultura. Oltre all’affascinante castello, ai musei e alla sinagoga la città, definita la Nizza austriaca, colpisce per l’immensa vastità di verde che investe tutto il territorio: parchi, giardini pubblici o annessi alle maestose ville ottocentesche, il Parco del Castello, la Valletta del Corno, il Parco Piuma-Isonzo lungo le rive del fiume, oltre al grande complesso boschivo del monte Calvario e la poco distante (solo 15 km) foresta di Tarnova. Una città da scoprire e visitare, un punto di fusione tra le diverse etnie e grazie a Gusti di Frontiere un momento di gioia per il palato! Per maggiori informazioni visitate il sito
www.comune.gorizia.it
di Maria Teresa Pasceri