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“Senso” al Teatro Argot Studio di Roma

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“Senso” al Teatro Argot Studio di Roma

Senso_-_Isabella_GiannoneSenso” sarà in scena fino al 16 maggio, presentato dall’Associazione Culturale Foxtrot Golf, ispirato alla novella del 1883 di Camillo Boito, a cura di Gianni Guardigli con la regia di Francesco Branchetti.

Questa novella è stata più volte portata in scena con versioni diverse, ma sicuramente la più ricordata è quella cinematografica di Luchino Visconti che aveva come protagonista Alida Valli. Lo spettacolo che è possibile apprezzare sul palcoscenico del Teatro Argot Studio, è stato adattato nell’estate del 2006, e vede muoversi la protagonista nella Roma della seconda guerra mondiale e nel dopo-guerra. Perno centrale del racconto è la vita interiore estremamente complessa della Contessa Serpieri, innamorata di un soldato tedesco. La vicenda inizia ad essere raccontata dopo che la contessa scopre di essere tradita dal soldato. Lei, ferita nell’orgoglio di donna, denuncerà il giovane che verrà giustiziato tramite fucilazione. “Scrivere. Devo scrivere. Ogni mattina. Sedermi allo scrittoio…”  con questo pensiero costante iniziano le sue giornate. La sua unica forza per andare avanti e superare quel misto tra senso di colpa e di appagamento per la vendetta che ha compiuto, è quella di ripercorrere mentalmente e riscrivere attimo per attimo, senza tralasciare la descrizione di ogni minima emozione e con precisione maniacale, il momento dell’esecuzione del suo amato. Il regista Francesco Branchetti spiega che ha voluto incentrare la lettura dello spettacolo su tre temi fondamentali al giorno d’oggi e cioè: il rapporto tra status sociale e passione, la solitudine “dell’atto compiuto del fatto” e l’impotenza dell’uomo nell’eterna lotta tra il bene e il male. Sul palcoscenico ad accentuare il racconto di quest’incubo d’amore, di questi viaggi della psiche umane sono gli elementi scenici, le musiche e le luci, curati da Pino Cangialosi e Cristiano Paliotto con i costumi di Aurora Buzzetti. A proposito di questo dice Branchetti: “Siamo di fronte  ad un’opera dai mille tempi e spazi, dai mille volti, dalle mille ambiguità e prospettive e la contessa  è  uno  splendido, variegato, prismatico personaggio, dal percorso umano straziante, il cui significato più profondo é l’incessante aspirazione umana ad una compiutezza ed a un assoluto che sono sempre, forse, irraggiungibili…La regia intende restituire al testo la straordinaria capacità d’indagare l’animo femminile e le tortuose relazioni che abbiamo con noi stessi e poi con gli altri; ansie, paure, malesseri, malinconie, dolori, solitudini si confondono in un balletto straziante che ci trascina nell’inferno privato di una donna.” A vestire i panni della Contessa è Isabella Giannone.

Teatro Argot Studio
Via Natale del Grande, 27
Tel. 06/589811
Orario spettacoli:
dal martedì al sabato ore 20.45
domenica ore 18.45
Biglietti:
intero euro 12, ridotto euro 10.

di Alessandra Palermo

Svevo Ruggeri
Svevo Ruggeri
Direttore, Editore e Proprietario di Eclipse Magazine