Nella notte di San Lorenzo nella città di Ladispoli in provincia di Roma, in scena un matrimonio di ben 2500 anni
In un tempo orma lontano il popolo etrusco dominava il Lazio settentrionale e celebrava ogni significativo avvenimento con riti propiziatori e sontuosi banchetti,
per rievocare i fasti ed i miti di questo importante popolo dal quale traiamo le nostre origini, nella località di mare di Ladispoli alle porte di Roma si svolge da undici anni nella notte di San Lorenzo il “simposio etrusco”.
Il dieci agosto nella suggestiva cornice del bosco di Palo due giovani sposi Velthur e Larthia rivivranno il giorno più bello della loro vita. In uno scenario da sogno illuminato dal chiarore delle stelle e dal calore dei bracieri si materializzeranno da un epoca lontana tutti i 150 commensali del banchetto di nozze dei due giovani. I figuranti indosseranno abiti dell’epoca e saranno acconciati secondo il modello etrusco. Come la tradizione del popolo vuole, due cortei formati dai membri delle famiglie dei due sposi li accompagneranno in questo giorno di celebrazioni. La festa sarà arricchita dalla presenza di spettacoli di ogni tipo dalle acrobatiche prove degli stuntmen alle corse delle bighe, dalle gare sportive alle danze tipiche fino al gioco etrusco del Còbbato, solitamente i partecipanti dei banchetti si dedicavano a questo gioco che consisteva nel lanciare dai triclini il vino contenuto nei loro boccali al fine di farlo ricadere in un otre posto al centro della sala gridando il nome della persona desiderata, chi fosse riuscito nell’intento avrebbe esaudito il proprio desiderio d’amore. Suggestiva sarà la presenza di un aedo (cantore) che narrerà le gesta e le imprese degli personaggi dell’Iliade e dell’Odissea.
Non resta che lasciarsi ammaliare da questa magica notte di 2500 anni fa.
di Francesca Iannini