
Balletto in due parti di
Beppe Menegatti per le musiche ci
Chopin, debutta il 14 maggio al
Teatro Nazionale di Roma.
La vicenda si svolge in una Napoli immaginaria, e racconta dell’amore fra Celio e Marianna, fanciulla data in sposa al giudice Claudio. Ella, come tutti i protagonisti di
De Musset, cerca riparo nell’amore con la convinzione di trovare la soluzione a tutti i suoi problemi, tesi invece irreparabilmente alla sconfitta.
La coreografia è del belga
Luc Bouy, che ritorna finalmente dopo il successo natalizio dello
Schiaccianoci. Scritta nel 1833 ed esempio perfetto di “gioco teatrale”, la commedia è il punto di partenza per questa nuova creazione (e sfida) da parte del
Balletto del Teatro dell’Opera, che debutta in un nuovo allestimento che ci dona addirittura
Carla Fracci nel ruolo della vedova Hermia, madre/amante del giovane Celio. Accanto a lei, gli altri protagonisti vengono interpretati da
Gaia Straccamore, danzatrice (sin dall’età di nove anni) della scuola del Teatro dell’Opera di Roma, e
Alessandro Riga, proveniente invece dalla scuola di danza “Maria Taglioni” di Crotone.
di Chiara Alivernini