Martedì 20 dicembre, la storia di Ramon Mercader, passato alla storia per aver assassinato il rivoluzionario e leader politico sovietico Lev Trotsky, spaccandogli il cranio con un piccone. Agente segreto di origine spagnola naturalizzato sovietico al servizio di Stalin, Mercader sconta il suo delitto passando vent’anni in un carcere in Messico, per poi concludere la sua vita tra l’Unione Sovietica e Cuba. Insignito durante la prigionia del titolo di Eroe dell’Unione Sovietica, cade in disgrazia alla morte di Stalin, tanto che il titolo gli verrà revocato da Nikita Kruscev. Uomo fuori dal tempo, come succede a molti patrioti convinti al limite del fanatismo, quando il vento cambia perde i suoi punti fermi, rifugiandosi nel ricordo di una convinzione politica ferrea.
Mercoledì 21 dicembre il ricordo di Gian Maria Volonté, definito da critici, attori e registi anche stranieri come il più grande interprete italiano di tutti i tempi e uno dei più grandi del mondo. Con la partecipazione della figlia Giovanna Gravina Volonté, Enrico Ruggeri racconta nella puntata in onda alle 15.30 su Radio 24 la straordinarietà dell’attore e dell’uomo. Un magnetismo reale, che faceva impazzire gli orologi. Un gigante che ha dato al cinema italiano un’impronta indelebile, con la sua carrellata di personaggi che hanno raccontato la storia del nostro paese. Le sue interpretazioni, frutto di una immedesimazione totale, sono mitiche. I suoi film sono i film che hanno fatto grande il cinema italiano: dagli Spaghetti western di Sergio Leone, a L’armata brancaleone, da Banditi a Milano a Sacco e Vanzetti, a La classe operaia va in paradiso, fino ad arrivare al suo capolavoro, Indagine di un cittadino al di sopra di ogni sospetto. Ha lavorato con tutti i registi italiani più importanti, portando avanti la sua idea di un cinema impegnato come impegnato era lui, militante del Partito Comunista e convinto che la sua arte potesse e dovesse rappresentare un’arma sociale, per raccontare la verità del mondo in cui viviamo.
Giovedì 22 dicembre è il caso di Sally Hemings ad essere protagonista del programma. Fu un grande amore o un rapporto di sottomissione e sudditanza quello che Sally Hemings ebbe per 38 anni per Thomas Jefferson, l’uomo della Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d’America? Sua schiava-amante, quella di Sally è una storia piena di ombre e misteri, contraddizioni, scelte incomprensibili e di rinunce. In un’epoca lontana in cui le persone si ereditavano come le cose, Sally Hemings ha intravisto la libertà. Ma non l’ha afferrata.
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Venerdì 23 dicembre, a chiudere la settimana de Il Falco e il Gabbiano, Enrico Ruggeri racconta la storia dei Deep Purple, senza dubbio uno dei gruppi più importanti nella storia del rock. Dei Deep Purple e più in particolare di colui dalle cui mani sono usciti i riff più famosi degli ultimi anni: Ritchie Blackmore. Uomo con cui non è mai stato facile andare d’accordo, per via di un carattere difficile ed un senso dell’ego smisurato, Blackmore è riuscito a scontrarsi con qualsiasi musicista con cui abbia suonato nel corso della sua carriera, eppure resta un esempio per chiunque voglia avvicinarsi allo studio della chitarra.
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