Qual è la chiave di connessione fra il fulcro della Pianura Padana e l’Africa nera?
A questa domanda risponde l’evento “Out of Africa”, giunto ormai alla sua seconda edizione che venerdì 11 e sabato 12 settembre 2009 ospiterá un percorso nella black music a Caorso (PC).

Partendo dal titolo originale dello splendido film “La mia Africa” di Sidney Pollack, la cui scomparsa é avvenuta esattamente durante l’ideazione della manifestazione, la Rocca Mandelli del paese piacentino, diventerá per due giorni il palco sul quale si esibiranno le note piú vibranti della musica nera per accompagnare il pubblico nei percorsi più nascosti e profondi di terre sconosciute e di una tradizione musicale che si fonde con il percorso e vissuto storico esteso fino all’Amrica e alle Isole caraibiche.
11 SETTEMBRE – Ad aprire l’appassionante rassegna, sará Habib Koite & Bamada,  un artista fra i più conosciuti delle terre africane, capace di fondere agli effetti sonori tradizionali, tracce di Blues, Jazz e flamenco per una musica che non conosce confini ma unisce in un unico universo sonoro storia e contemporaneitá di tutto il mondo. Chitarrista e cantante del gruppo musicale malese Bamada,  nasce nel 1958, inizia la sua carriera nel 1978 quando dopo pochi mesi di frequenza  al prestigioso instituto “National Institute of Arts” (INA) in Bamako, Mali, si distingue diventando direttore dell’orchestra INA Star.  Definito dalla rivista Rolling Stone come la piú luminosa stella pop del Mali, l’omaggio è inoltre giunto dalla critica del The New York Times che ha definito “quasi mitica” la sua reputazione come chitarrista. L’ultimo lavoro é Afriki, album in cui, sempre accompagnato da Bamada, narra le peripezie dei suoi compatrioti nel viaggio migratorio verso l’Europa e gli Stati Uniti. La línea seguita dall’artista, ripercorre le tracce dei “griots Khassonké”, antichi trovatori africani che intrattenevano le riunioni sociali con motivi di saggezza popolare. Habib Koite abbina a tale ereditá, attraverso la capacitá di suonare la chitarra come fosse  il kamale n’goni,  strumento tradizionale del Mali, sfumature elettroniche e rock raggiungendo una fusione única e squisitamente individuale che l’ha reso amato da stelle quali Habib Khalilou Traoré, della leggendaria band Afro-Cubana Maravillas du Mali, con il quale ha studiato e Jackson Browne and Bonnie Raitt.
NUMERI – Sono circa 1000 i concerti che Koité & Bamada hanno tenuto dal vivo intrattenendo il pubblico dai palchi piú noti del mondo. a partire dal 1994.
Piú di un quarto di milione, i dischi venduti.
LA FRASE – “La vita può essere bella o brutta ovunque tu vivi. Le persone devono capirlo. Anche se il Mali è povero abbiamo ancora una alta qualità della vita: si può andare in giro e sorridere, e qualcuno ti sorriderà a sua volta. Ci ho pensato a lungo e non sono sicuro che i paesi poveri abbiano una qualità della vita inferiore”
12 SETTEMBRE – Il palco s’illumina di Lura. La canatante nata a Lisbona ma Capo Verdiana nell’anima e nel cuore, crea un atmosfera rarefatta dalla sua ipnotica belleza unita al ritmo di funana e coladera, morna e batuque, jazz e pop. Note calde, strappate dalla dolcezza della sua voce alla tradizione capoverdiana e la sua energía dolce, catartica e allo stesso tempo vivace e trascinante, l’hanno portata ad essere definita come l’erede di Cesaria Evora e a venire considerata il futuro della música di Capo Verde.
Il prezzo per vivere questo magnifico viaggio? Nessuno: l’ingresso agli spettacoli è gratuito! Inoltre, a completare l’atmosfera, ci sará un mercatino etnico e stand gastronomici.

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di Annalisa Tantini