Visibilmente spaventata anche la Clerici non tanto per le sue preferenze, quanto per il terrore che si scatenasse una rivolta peggiore di quella già avvenuta prima della proclamazione. Durante lo spoglio degli eliminati, infatti, soprattutto quando si è scoperto che
Malika Ayane vincitrice del premio della critica) non sarebbe arrivata tra i tre finalisti, oltre alle urla dell’Ariston si è aggiunta una rivolta in piena regola dell’orchestra che ha lanciato gli spartiti sul palco e ha chiesto di poter rendere note le proprie votazioni. Alla scoperta che il trio savoiardo era tra i primi tre, l’Antonellona nazionale ha perso completamente il controllo dell’Ariston. Altro che i fischi di venti persone (come ha sostenuto più e più volte Pupo), l’intera platea si è alzata in piedi al grido di “
venduti”. Scene da stadio. Facebook ha risposto immediatamente a quel che succedeva con gruppi di protesta, uno in particolare ci ha colpiti: “
Fan dell’orchestra di Sanremo che si ribella stracciando gli spartiti”.
Proteste a parte, anche quest’ultima serata ha riservato diversi momenti interessanti. Un doveroso tributo a
Michael Jackson con il balletto di
Travis,
David e
Nicholas, i ballerini che stavano preparando l’ultimo tour del Re del Pop: «
La sua musica, – ha detto Travis coreografo e ballerino di Jackson – ,
la sua anima sarà dentro tutti noi per sempre».
Direttamente dal musical
Pianeta Proibito,
Lorella Cuccarini ha ballato sul palco dell’Ariston tutta nuda come mamma l’ha fatta. A coprirla solo la sagoma di una chitarra. Indimenticabile il commento della Clerici: «
Ho visto il lato B della Cuccarini. Madonna, ma è una topolona!».
Poi circa un’ora tra ringraziamenti a Rai e staff tecnico, l’esibizione di
Mary J. Blige (orfana di
Tiziano Ferro che aveva la laringite), i bambini della trasmissione
Ti lascio una canzone e infine l’ingresso ufficiale di
Maurizio Costanzo in Rai. Da lunedì condurrà
Bonta sua, mentre sul palco dell’Ariston ha intervistato tre operai dello stabilimento di Termini Imerese con intervento a sorpresa dalla platea del segretario del Pd, Pierluigi Bersani, e del ministro Claudio Scajola interrotti efficacemente dalle lamentele del pubblico.
Che dire di questo
Sanremo 2010? Il confronto con l’edizione più rutilante di Bonolis ci aveva fatto pensare che non sarebbe stato all’altezza delle aspettative. Invece Antonella Clerici è riuscita a gestire con coerenza, saggezza e sobrietà questa sessantesima edizione e gli ascolti l’hanno premiata. Un’edizione leggera, aiutata anche e soprattutto dalla musica, quest’anno più che mai protagonista. Sarà la giovane età di quasi tutti gli artisti, ma possiamo affermare con certezza che le canzoni di questo festival saranno tutte (o quasi) dei successi in termini di vendite e di gradimento del pubblico.
Per il futuro c’è da valutare bene come risolvere l’enorme influenza dei talent show sul festival. Ci deve essere posto per tutti o chi ha già avuto la sua possibilità di apparire in contesti privilegiati dovrà farsi da parte e lasciare il posto a chi si è conquistato il palco dell’Ariston combattendo sul campo?
di Roberto Pagliarulo