Bene PIF, Giorgia. Chiara Francini non riesce a dare ritmo ad un programma con troppa pubblicità
MTV Awards 2014. Tanto attesi, lasciano qualche perplessità e spazio a dubbi e critiche. A partire dai premi assegnati. Chiara Francini ce l’ha messa davvero tutta per portare energia, verve comica ed ilarità al programma, cercando di dargli ritmo, velocità e maggiore godibilità. In realtà la fruibilità c’è stata per quanto riguarda la musica, ma il programma è sembrato “scollato”, interrotto da troppe pause pubblicitarie e intermezzi per compensare forse una “spalla” alla conduttrice che sarebbe stata necessaria ed è mancata. PIF è stato un po’ oscurato, anche se ha ricevuto il premio Best MTV Show per “Il testimone”. Introdotto al “Roma Fiction Fest”, già lì aveva destato molta curiosità ed attenzione. Un tipo di televisione che almeno prova a cambiare, ad essere nuova, ad introdurre un carattere informativo in maniera “leggera”. Cercando di essere meno trash possibile. Sicuramente l’intro che ha fatto in cui ha spiegato e documentato le bellezze di Firenze, che ospitava la trasmissione, è riuscita. Soprattutto quando ha parlato del lampredotto toscano: un panino tipico della cucina povera toscana, intrisa nell’olio e ripiena di carne di stomaco di bovino e di una salsetta verde. Di certo il momento più alto è stato il mini show di Giorgia, che sul palco ha regalato emozioni, energia ed adrenalina al pubblico con alcune delle sue migliori canzoni: per lei MTV History Award. E forse questo è il segreto per il futuro della trasmissione: meno artisti, ma che si prodighino di più sul palco, esibendosi in medley ed esibizioni ricche di coreografie curate.
I premi possono essere contestabili, di sicuro hanno sempre una connotazione soggettiva che influenza il giudizio e la critica. La nota positiva (per rimanere in tema di musica) è che non è stata premiata solamente appunto la musica; ma anche il ballo con il Diadora Best Dance Crew; il cinema con il premio Best Movie andato ad “Hunger Games- La ragazza di fuoco”, che ha spopolato al Festival Internazionale del Film di Roma di quest’anno; la moda con il “Vogue Eyewear Best Look”, andato tra l’altro a Marco Mengoni che, pur facendo incetta di premi come lo scorso anno non è potuto essere presente ed ha fatto un collegamento video. Di certo Rihanna e Beyoncè non saranno rimaste contente, sempre così attente ad un look intrigante e sexy. Stavolta vestiti aderenti e corti non bastano a superare il classico, tradizionale ed intramontabile look di Mengoni giacca e cravatta. Per lui anche un altro dei riconoscimenti più importanti, quello per i suoi fans: il Sammontana Best Fan. Sulla sua pagina FB ha commentato così: “Dopo aver vinto tutto insieme agli #ItalianMTVawards voglio menzionare uno dei premi, il vostro: Best Fan! Best Voi! L’esercito più pacifista del mondo che vive e condivide #nuovifuturi Un abbraccio con braccia di stelle, le stesse che vedo da questa finestra, mentre scrivo sorrido, sogno e penso che sarebbe bello restare così, #prontiacorrere insieme!”. Non poco se consideriamo che in lista c’erano anche i fan di Lady Gaga e Justin Bieber, che si fanno spesso molto sentire anche loro; ma vince il paladino nostrano. E Marco Mengoni si è portato a casa (battendo Marco Carta), per il secondo anno, anche il premio di Artist Saga! Ed ha incassato anche quello di TwITStar, mandando in bianco Ligabue, Laura Pausini e Miley Cyrus. Forse, italiani per italiani, gli altri big nostrani meritavano un premio.
E poi spazio anche per lo sport con il riconoscimento Sport Hero, che è andato a Carlotta Ferlito per il secondo anno consecutivo: immensa la gioia per la sportiva, stupita da questo episodio incredibile. “È già un onore ricevere questo premio, vederselo assegnato per la seconda volta è una grande emozione”, ha affermato entusiasta. Con un nuovo flop per la nazionale di calcio italiano: niente premio per Andrea Pirlo e neppure per Federica Pellegrini, né per il tennista Fabio Fognini.
Per quanto riguarda la musica non hanno sorpreso i premi assegnati, sebbene opinabili. Premio Wonder Woman ad Alessandra Amoroso che, sebbene abbia ricevuto molti riconoscimenti anche ai Wind Music Awards e scalato le vette delle classifiche coi suoi singoli e riempito i palazzetti col suo “Amore puro” Tour, è riuscita a battere big del calibro di Laura Pausini, che ha compiuto 20 anni di carriera (e forse per lei ci si aspettava un premio più che meritato per una star internazionale, prima donna ad esibirsi allo stadio di San Siro); Katie Perry e Miley Cyrus, altre star molto note nel panorama mondiale, ma forse più per la loro vita privata e può darsi le abbia penalizzate essere vittime di gossip più che apprezzate per la loro voce. Premio Super Man ad Emis Killa che con il suo rap ha battuto anche l’amico Moreno: “Amici” non è bastato a quest’ultimo per superare questa sorta di ragazzo “maledetto” di Emis, amato dalle ragazze nonostante il suo essere sempre un po’ sopra le righe, controcorrente, ribelle, rivoluzionario, eclettico, duro, ma che si è impegnato anche in progetti come la partecipazione al cd di “Braccialetti Rossi”, che lo ha aiutato a farsi conoscere meglio. Premio Best Band ai One Direction. Dispiace per gli italiani Negramaro, e forse tutti pensavano che sarebbero stati premiati visto il successo del loro ultimo singolo “Un amore così grande”; ma d’altronde, questi giovani ragazzi hanno saputo davvero conquistare il mondo con il loro film-documentario One Direction: This Is Us, uscito a fine agosto 2013, con cui hanno fatto impazzire migliaia di fan e di ragazzine innamorate di questi giovani talenti esordienti, dal ritmo melodico, commerciale, orecchiabile, con note di dolcezza e di tenero romanticismo, tanto nelle parole dei testi quanto con la musica. Ancora spazio ai giovani con il premio Best New Artist, che è andato a Rocco Hunt, che già ha stupito al Festival di Sanremo ed ai Wind Music Awads, nonostante il suo cantare in dialetto non sia sempre del tutto comprensibile: il suo volto calmo e pacato, però, lo rende simpatico al pubblico. Vincitore del Festival di Sanremo 2014 nella sezione “Nuove proposte” con Nu juorno buono, ha vinto anche il Premio Emanuele Luzzati e il Premio Assomusica. Sulla stessa linea d’onda, è il premio a Diodato (sempre da Sanremo) del Crodino Twist Best New Generation, ma la canzone forse non convince molto ed è molto simile a quella sanremese.
Contestato, ma fa riflettere, il premio a Michele Bravi, con “Un giorno in più”, per Best Performance. Forse la sua non è stata la migliore esibizione, ma tranne quella di Giorgia non è che ve ne siano state molte. Molti lo vedono ancora molto acerbo. La consistenza dei testi c’è e se questo giovane talento, che ha vinto nel 2013 l’edizione di X-Factor con “La vita e la felicità” (scritta da Tiziano Ferro), riuscirà a superare la timidezza ed a trovare più grinta potrà essere anche più convincente. Visibilmente emozionato, è sembrato insicuro fino al sorriso smagliante elargito nel finale, ad esibizione conclusa, momento in cui si è rilassato. Oppure quando, durante la stessa performance, si è lasciato andare, chiudendo gli occhi, non pensando alle telecamere, ma sentendo solamente la musica, e non preoccupandosi troppo del pubblico e di trovarsi su un palco di fronte a milioni di telespettatori. Essere se stesso e lasciarsi trasportare dalle parole e dalle note è il consiglio per lui. Apprezzabile la sua spontaneità con cui ha concluso commentando: “la condivisione della musica credo sia la cosa più bella che ci possa essere”. Siamo assolutamente d’accordo. Bravo…Bravi! Questo è “Wow”!, come l’esclamazione con cui si sarebbe voluta e dovuta descrivere questa edizione della trasmissione.
di Barbara Conti