pornplacevr
pornplaybb.com siteripdownload.com 1siterip.com
A San Valentino è “Il tempo delle mele”
Febbraio 7, 2012
Tre uomini e una pecora….un “montone” di guai targato Stephan Elliott
Febbraio 8, 2012
Show all

Chimes of Freedom: The Songs of Bob Dylan

73 cover per i 50 anni di Amnesty

Noi di Eclipse ve lo avevamo anticipato lo scorso Dicembre ed ecco che martedì 24 Gennaio, Chimes of Freedom, laraccolta-tributoa Bob Dylan per il 50° compleanno di Amnesty International, ha finalmente visto la luce. Un box set ricco: 4 cd con oltre 70 cover del folkrocker americano, reinterpretate dalle star della musica più amate, senza distinzioni di età e genere. E forse è proprio qui che si nasconde “la pecca” di questo cofanetto tanto atteso. Tra le performance più riuscite: la versione di Corinna Corinna di Pete Townshend, che regala un’ottima rilettura dell’originale rimanendo più o meno fedele alla tradizione, e quella di Licence To Kill di Elvis Costello, che sceglie di rimanere a metà a strada tra modernità e sound datato. Ne escono vincenti anche le “Signore del Blues” Adele e Lucinda Williams: la prima veste Make You Feel My Love di una luce nuova, astro brillante tra le ballad, mentre la seconda si dimostra all’altezza (ma ce l’aspettavamo) della triste e nostalgica Tryin’ To Get To Heaven. A lasciare perplessi sono i MyChemical Romance, che in Desolation Row non sembrano completamente a loro agio, i Maroon 5, qui alle prese con I Shall Be Released e persino Sting, la cui Girl From The North Country, non convince al 100%. Ma forse era prevedibile che, in un tale “marasma musicale”, persino i grandi potessero vacillare e “i più piccoli” riservassero qualche incredibile sorpresa. Ed è il caso di Ke$ha: la suaDon’t Think Twicediventa un monologo di gran classe, un testamento ante mortem ruvido e commosso che svetta tra le punte di diamante della raccolta. Nel complesso, tra tentativi più o meno riusciti, Chimes of Freedom si colloca a metà fra tradizione e innovazione: ci ritroverete un Bob Dylan né troppo vecchio, né troppo nuovo ma visto semplicemente con gli occhi di tante generazioni diverse.

di Lucia Gerbino