Alle origini del Delta Blues
Figura predominante del “Delta Blues” Son House (il vero nome era Eddie James House Jr.) nacque a Riverton, nello Stato del Mississippi il 21 marzo 1902.
Il suo interesse ed il conseguente studio del blues e delle sue origini non è immediato in quanto la sua famiglia, particolarmente religiosa, non approvava questo genere musicale, capace di raccontare in modo cruento ed immediato, le passioni ed i dolori dei neri d’America.
Estimatore di Willie Wilson e
Charley Patton, il giovane musicista inizia ad suonare la chitarra dopo essersi trasferito a Clarksdale: sin da subito la sua capacità di improvvisazione è riconosciuta ed apprezzata dai cultori del genere. Da questo istante inizia un biennio (1925-1927) particolarmente proficuo in cui si registrano collaborazioni importanti con Willie Brown, Robert Johnson,Leroy Williams.
Il successo di Son House si arresta improvvisamente nel 1927 a causa di una controversia giudiziaria legata ad un omicidio di cui il musicista si sarebbe macchiato.
Dopo aver scontato la pena nel carcere di Parchman Farm, House inizia a registrare i suoi brani dapprima per l’etichetta musicale Paramount Record e successivamente (1941-1942), grazie ad Alard Lomax, per conto della Library of Congress.
A seguito di queste prime registrazioni, il musicista si trasferisce a New York e abbandona di fatto la musica sino al 1964 anno in cui, dopo molte insistenze da parte di alcuni suoi grandi estimatori, registra alcuni pezzi per un’altra etichetta musicale, storicamente legata alla nascita ed all’evoluzione del blues americano: la CBS Records.
Successo e consensi lo portano ad esibirsi in numerosi Festival: nel1964 è al Newport Folk Festival, nel 1965 al New York Folk Festival e due anni più tardi partecipa alle tappe europee dell’America Folk Blues Festival.
Tra i principali ispiratori per un “gigante “ del blues come Muddy Waters, Son House è ricordato ancora oggi per la sua straordinaria potenza espressiva fatta di ritmi incalzanti, ripetitivi, spesso eseguiti attraverso l’uso del bottleneck.
di Valentina Pascali
Il video di Son House:
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