Il leggendario bluesman si spegne all’età di 89 anni
Il mondo della musica piange B.B. King, morto nella notte di giovedì 14 Maggio nella sua casa di Las Vegas. Il musicista soffriva da tempo di diabete ed era stato in ospedale di recente. Il prossimo 16 Settembre avrebbe compiuto 90 anni.
Considerato uno dei migliori chitarristi del mondo, Riley B. King (questo il suo nome di battesimo) era nato a Itta Bena (Mississippi) nel 1925. La musica nel sangue sin da ragazzino: mentre lavorava nei campi di cotone prima aveva scoperto la passione per il gospel e poi quella per la musica country. Da ragazzo, è il cugino Bukka White ad iniziarlo alla chitarra blues svelando la sua vera vocazione. Grazie a lui si trasferisce a Memphis, città che conquisterà in poco tempo con il suo stile musicale inconfondibile.
Nel 1949 il suo debutto discografico e i primi brani prodotti da Sam Phillips. Con gli anni ’50 arrivano alcuni dei suoi maggiori successi: da You know I love you (1952) a Whole lotta love (1954) solo per citarne alcuni.
Negli anni ’70 la sua avventura a Philadelphia e il confronto con il “Philly sound”: B.B. King interpreta anche le nuove tendenze sfornando successi come When it all comes down e Never make your move too soon.
I riconoscimenti: 15 Grammy Awards, di cui l’ultimo per l’album One kind favor del 2009 e l’introduzione nella Rock ‘n’ Roll Hall of Fame nel 1987. B.B. King ha sempre condiviso il suo talento con i numerosi artisti che hanno voluto duettare e collaborare con lui: da Luciano Pavarotti a Phil Collins, passando per Elton John, Van Morrison, Jeff Beck, fino a Zucchero e Alex Britti.
Ma a piangere più di tutti la sua scomparsa è “Lucille”, la chitarra Gibson alla quale B.B. King aveva dato il nome dopo un famoso episodio avvenuto durante un concerto a Twist, in Arkansas: una colluttazione tra due uomini finisce con una caduta su una lampada a kerosene; nel locale scoppia un incendio dal quale anche B.B. King è costretto a fuggire. Ma nella fuga dimentica la cosa più importante: la sua chitarra. Torna indietro rischiando la vita per riportarla in salvo. Domate le fiamme, il chitarrista scoprirà che i due uomini stavano litigando per una donna di nome Lucille.
di Lucia Gerbino