L’ultimo giorno di sole è «anche» l’ultimo racconto scritto da Giorgio Faletti. Mentre tutti fuggono alla ricerca di un improbabile luogo dove potersi salvare da una imminente esplosione solare, una donna decide di restare nel paese dov’è nata, e di guardarsi dentro. Racconta a se stessa e al mondo che scompare ciò che ha visto e chi ha incontrato, le cose che ha vissuto e quelle che ha sognato. E canta per esorcizzare il buio. O per accoglierlo nel modo migliore, nel segno di una commovente tenerezza per le cose umane.
«È il lavoro al quale Giorgio teneva di più e al quale ha messo mano e pensato fino alla fine.» Roberta Bellesini
Il racconto è diventato e tornerà a essere uno spettacolo teatrale, diretto da Fausto Brizzi e interpretato da Chiara Buratti (per la quale lo spettacolo era stato scritto e pensato).
«Non sapevo se davvero sarebbe stata la fine del mondo, inteso come tutti lo conoscevano fino a quella data. La sola cosa che mi interessava era assistere alla fine del mio mondo. E farne parte.
Nel momento stesso in cui ho deciso che non me ne sarei andata,
ho smesso di interessarmi a quello che avrebbe fatto il resto dell’umanità.»
Giorgio Faletti è stato attore, compositore, cantante e comico. Con Baldini&Castoldi ha esordito nel mondo della narrativa con Io uccido, che in Italia ha venduto oltre cinque milioni di copie ed è stato tradotto in tutte le principali lingue del mondo. Uno straordinario successo confermato con Niente di vero tranne gli occhi, Fuori da un evidente destino, Io sono Dio, Appunti di un venditore di donne, Pochi inutili nascondigli, Tre atti e due tempi, Da quando a ora e La piuma. E ora il racconto L’ultimo giorno di sole