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C’eravamo tanto amati …

Psicopatologia_della_vita_amorosa_-_E._Muriana_-_T._Verbitz_-_Ponte_alle_grazie“Psicopatologia della vita amorosa”

Chi l’ha provato lo sa: d’amore non si muore. Ma, talvolta, non si guarisce neppure. Accade quando si sopravvaluta l’altro, al punto da considerarlo una parte di sé.

Anzi, la più insostituibile e veritiera ragione d’esistere. Un motivo per cui vivere, una passione bruciante che riempie di senso ogni cosa. E che, al confronto, farebbe miseramente impallidire qualunque nemico, di una rabbia mai sperimentata prima. Quando si dice, toccare il cielo con un dito …
Peccato che una sensazione così duri poco. A volte basta un attimo. È il caso, ad esempio, di Angelo, cinquantenne sconfitto dal passato, che, a rivedere un amore di gioventù, s’illumina di speranza. È la forza del presentimento, di quello che poteva essere e non è stato. Ora la possibilità gli si è materializzata davanti, in carne e ossa, e attende che lui compia il fatidico passo. Quale circostanza migliore, affinché Angelo confessi alla donna tutto l’amore di cui è ancora capace? Non ha fatto i conti, però, con un particolare, degno di nota: la gentile signora, oggetto di tante attenzioni, non ne vuole sapere. Ecco, allora, che avviene l’inevitabile. Il crollo psicologico, la depressione, o, come lo chiamano le due autrici del libro, E. Muriana e T. Verbitz, lo stroke. L’autoinganno che aveva sostenuto il pover’uomo sino a quel momento, nella convinzione che lei, e nessun’altra, fosse la donna della sua vita, s’infrange penosamente. È un po’ come quei quadri che stanno su per anni, poi senza che accada nulla, ma nulla dico, fran, giù, cadono …(A. Baricco, “Novecento”, 1994).
È il caso di Alessandro, serial lover impenitente, che approda nello studio dello psicoterapeuta con una richiesta quanto mai singolare, riuscire a innamorarsi, ma di una donna per volta. Non ce la farà. Ma almeno non soffrirà più le pene dell’inferno a ogni abbandono (e, si comprende, è un evento tutt’altro che raro per lui).
Nel bel libro, “Psicopatologia della vita amorosa” (Ponte alle Grazie, 2010), una vasta carrellata di storie, personaggi e bocconi amari fanno da sfondo all’unica, incontrastata protagonista, la menzogna. Bugie raccontate a gran voce, senza pudore, o più spesso subìte, maledettamente simili alla verità, o così vicine da confondersi con questa.
Ecco cos’è l’amore. Un cumulo d’illusioni, mai casuali. Messe lì apposta, con cura, affinché riflettano una sola immagine, la propria. Infaticabili narcisi, i personaggi del libro, eroi precari della modernità, si muovono appesi a un filo, e si nutrono della loro stessa fragilità. Non vogliono guarire, ma crogiolarsi in quell’eterno supplizio. Soltanto così sapranno che d’amore non si muore. E conosceranno, loro malgrado, il potere taumaturgico della delusione.

Titolo: “Psicopatologia della vita amorosa”
Autore: E. Muriana; T. Verbitz
Editore: Ponte alle Grazie
Anno: 2010
Genere: psicologia

di Michela Carrara

Svevo Ruggeri
Svevo Ruggeri
Direttore, Editore e Proprietario di Eclipse Magazine