Per molti altri invece rappresenta esclusivamente un elemento legato alla fantasia, all’immaginario narrativo. Per quest’ultimi risorgere (nelle carni ovviamente) è un atto che nulla ha a che vedere con la realtà, ma rappresenta solo il frutto di un eccesso di creatività, un’invenzione da raccontare nelle favole.
Gianfranco Manfredi affronta l’argomento della resurrezione da una nuova prospettiva, ossia come l’abilità medica e scientifica di far rivivere un corpo attraverso alchimie ed esperimenti datati al 1800.
L’opera “
Tecniche di resurrezione” è infatti ambientata nei primi anni XIX secolo. I gemelli Aline e Valcour de Valmont, ricercatrice scientifica lei e medico-chirurgo lui, sono tornati in Europa. A Londra, Valcour assiste a una dimostrazione galvanica condotta su un cadavere in cui riesce nell’impresa di rianimare un uomo colpito da infarto. Nello stesso momento un chirurgo folle, doctor Ending, si rende misteriosamente responsabile di atti barbari come feroci delitti e trafugamenti di salme. Nel frattempo la sorella di Valcour, Aline, si trova a Parigi dove una generazione di neo “medici dell’anima” si avvale delle prime esperienze ipnotiche per esplorare i segreti della psiche umana. Proprio in questa circostanza, Aline viene a conoscenza di un interessante caso. Salvy San Subra, un’ex guida di Napoleone, è vittima di un processo di degenerazione cellulare che lo sta progressivamente mummificando. I gemelli scopriranno ben presto che il caso del dottor Ending e quello di Salvy San Subra sono inesorabilmente legati.
Pur nascendo come il sequel di “
Ho freddo”, “
Tecniche di resurrezione” appare come un’opera completamente autonoma e indipendente rispetto alla precedente nonostante l’utilizzo di alcuni medesimi personaggi. Il punto di forza del romanzo è rappresentato dall’abilità dell’autore di dimostrarsi eclettico e versatile mutando i toni e i registri del racconto passando così dall’intrattenimento al thriller e utilizzando allo stesso tempo dialoghi incalzanti e disquisizioni psico-filosofiche sulla malvagità umana.
Personalità poliedrica ed eclettica, Gianfranco Manfredi, classe 1948, nasce a Senigallia ma si trasferisce a soli otto anni a Milano. Si laurea alla facoltà di Filosofia ma successivamente decide di dedicarsi unicamente all’attività cantautorale incidendo diversi album fra cui La crisi (1972), Ma non è una malattia (1976), e il saggio L’amore e gli amori in Jean-Jacques Rousseau (1978). Comincia inoltre a intraprendere la carriera cinematografica lavorando come sceneggiatore e attore. Nel frattempo si farà conoscere come romanziere firmando diverse opere fra cui Magia Rossa (Feltrinelli 1983, Gargoyle 2006), Cromantica (1985), Ultimi vampiri (Feltrinelli 1987, Gargoyle 2009), Trainspotter (1989). Manfredi è inoltre il creatore delle serie “Magico vento” e “Volto nascosto”.
Titolo: Tecniche di resurrezione
Autore: Gianfranco Manfredi
Editore: Gargoyle Books
Anno: 2010
Pagine: 488
Prezzo: 18 euro
di Maria Elisabetta Filod’oro
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