Ecco la “sagoma quasi-umana” veicolata fino ai giorni nostri dal lontano 1816 quando un gruppo di giovani amici tra cui Lord Byron, il poeta Percy Bysshe Shelley e il medico personale di Byron si riunirono sul lago di Ginevra e lì decisero di sfidarsi in una sorta di “gara del terrore” inventando personaggi e storie fantastiche che potessero smuovere le più recondite paure: in questo contesto si riscontra la genesi letteraria – almeno nella leggenda – del vampiro. Per tutti gli appassionati del genere, che in questo ultimo periodo sta spopolando sia in libreria che al cinema, la
Gargoyle Books si è cimentata nella traduzione in italiano di una fra le prime opere di carattere gotico-vampiresco:
Varney il Vampiro. Si tratta di una trilogia, originariamente pubblicata a dispense settimanali dall’editore londinese
Edward Loyd fra il 1847 e il 1849, la cui paternità è ancora incerta ma che ha come potenziali autori
Thomas Preskett Prest (scrittore londinese cui si deve il romanzo
Sweeney Todd, the Demon Barber of Fleet Street) e
James Malcolm Rymer, ingegnere civile che arrotondava i suoi introiti dedicandosi alla scrittura. La casa editrice si è impegnata a tradurre lungo tutto l’arco del 2010 l’epopea di Verney il Vampiro: per ora è disponibile solo il primo libro dal titolo “
Il banchetto di sangue” che comprende i primi 65 capitoli della saga (seguiranno “
L’inafferrabile” e “
All’ombra del Vesuvio”). Questo volume ripercorre le vicende della famiglia Bannersworth, composta dalla vedova Mrs Bannersworth e dai figli Henry, George e Flora; a ruotare attorno questo nucleo c’è un losco figuro, Sir Varney, che viene immediatamente sospettato di aver aggredito Flora: non si tratta di una comune aggressione, ma del “bacio del vampiro”. Tuttavia la sua figura risulta caratterizzata da molteplici contraddizioni e sfaccettature: per alcuni è un violento, per altri un arrivista interessato solo al possesso della dimora dei Bannerworth ma allo stesso tempo risulta capace, in alcune circostanze, di mutarsi in un vero gentlemen caritatevole come dimostrerà nel finale.
Un’opera che si sgancia in maniera netta dalle rigide regole di quell’Inghilterra vittoriana in cui è stata scritta, che pone il deforme –il vampiro- in controtendenza rispetto al conforme dell’esperienza sensoriale, del reale, del conoscibile. Un’opera, perché no, rivoluzionaria a proprio modo, creatrice di universi di conoscenza paralleli e fino ad allora inesplorati e che, inoltre, ebbe il grande merito di ispirare non solo tutta la
letteratura Gotica, ma perfino il vampiro per antonomasia, quello più conosciuto e amato dal grande pubblico: il “Dracula di Bram Stocker.
Opera: Verney il Vampiro
Primo volume: Il banchetto di sangue
Pagine:538
Autore :Thomas Preskett Prest – James Malcolm Rymer
Editore: Gargoyle Books
Prezzo: 16 euro
di Maria Elisabetta Filod’oro