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Fabio Genovesi è il vincitore del Premio Strega Giovani 2015

Premio Strega Giovani 2015

Premio Strega Giovani 2015

Con un totale di 69 voti “Chi manda le onde”, edito da Mondadori, è il romanzo che si aggiudica il Premio

La cerimonia di proclamazione si è svolta il 7 giugno a Palazzo Montecitorio alla presenza della presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini, che insieme all’Amministratore della società Strega Alberti, Giuseppe D’Avino ha voluto salutare personalmente i relatori.

Il Premio vede una giuria composta da ragazzi e ragazze di età compresa tra i 16 e i 18 anni in rappresentanza di quarantaquattro scuole secondarie superiori in Italia e tre all’estero (Berlino, Bucarest, Parigi).

Gli studenti, raccolti in gruppi di lettura di dieci per scuola, hanno letto le dodici opere concorrenti al LXIX Premio Strega e inviato il loro voto per via telematica.

I tre libri prescelti dalla giovane giuria sono:

 1. Chi manda le onde
 (Mondadori) di Fabio Genovesi (voti 69)

2. Dimentica il mio nome (Fumetto)
 (Bao Publishing) di Zerocalcare (voti 47)

3. Storia della bambina perduta (e/o) di Elena Ferrante (voti 35)

La Fondazione ha selezionato tre ragazzi a leggere le motivazioni del loro voto, tra le 120 ricevute, ciascuna relativa a una delle tre opere.

Chi manda le onde: «Ogni pagina di questo romanzo è un’ondata di emozioni. Brancoliamo tutti nel buio di un oceano piatto e infinito che è la nostra vita, alla ricerca di correnti giuste che possano condurci a certezze e verità» (Beatrice Bengasi, Liceo Scientifico Rossetti di San Benedetto del Tronto).

Dimentica il mio nome: «Questo romanzo, testo, graphic novel o fumetto, non ha un nome. Esiste, ed è così come deve essere: ci appassiona, ma ci spiazza. Ci ritroviamo imprigionati fra le quattro mura di una cella, in uno spazio angusto, e buio. Eppure basterebbe così poco per fuggire» (Ilaria Furcas, Liceo scientifico Pacinotti di Cagliari) .

Storia della bambina perduta: «Ciascuno di noi, leggendo il romanzo, non può fare a meno di immedesimarsi, di sentirsi in un rapporto di empatia con i personaggi, provando sentimenti complessi, spesso insondabili, e terribilmente veri» (Ilaria Limarzi, Liceo Scientifico Fulcieri Paulucci di Calboli, Forlì).

La Fondazione Bellonci ha poi voluto riconoscere una menzione speciale alla motivazione scritta da Ruth Obaro Osasere (Liceo Leopardi Majorana di Pordenone) per il libro La sposa (Bompiani) di Mauro Covacich: «Pur essendo racconti diversi l’uno dall’altro, essi hanno in comune la stessa sorgente genitrice: la mancanza di humanitas. Avevo un’idea di disumanità molto ristretta prima di leggere queste pagine. Ora invece, penso che abbia varie sfaccettature, vari gradi di intensità». Indirizzata all’autore della classicità Terenzio, la riflessione è stata premiata per l’originalità dell’impostazione e della qualità della scrittura, i cui contenuti dimostrano una non consueta profondità di analisi e cultura personale.

Gli autori concorrenti si ritroveranno presso la sede della Fondazione Bellonci mercoledì 10 giugno alle ore 21 per l’annuncio dei finalisti del Premio Strega 2015.

Durante la cerimonia, coordinata da Edoardo Nesi, scrittore Premio Strega 2011 e deputato in questa legislatura, sono intervenuti Tullio De Mauro, presidente della Fondazione Bellonci,  Antonella Sabrina Florio, consigliere della Fondazione Bellonci e componente del Consiglio direttivo della Piccola industria di Unindustria, e Antonio Rosignoli, direttore territoriale della Campania BPER Banca.

di Gabriele Iarusso