Da 2 Fast 2 Furious all’esperienza in Transformers sembra che il mondo del cinema ti abbia identificato come un attore in action. Ti senti limitato da questa definizione?
“ È vero, ho preso parte a molti film d’azione ma ho recitato anche in film indipendenti, privilegiando ruoli drammatici come in Baby Boy od Annapolis accanto a James Franco. C’è molta recitazione ed un attenzione profonda al lato oscuro dell’uomo. Ciò che voglio veramente è creare un equilibrio tra i grandi action movie ed i film indipendenti in cui posso guadagnarmi le stellette come attore .”
Un famoso gingle della Coca Cola ti ha lanciato nel panorama artistico. Da quel momento le case discografiche hanno scoperto il tuo talento musicale e, prima ancora di essere affascinato dal cinema, la musica ti ha regalato fama e successo. Oggi, dopo aver creato una tua etichetta musicale ed aver fondato una casa di produzione, porti avanti in modo parallelo questo due carriere artistiche. In relazione alla tua esperienza qual è la differenza più grande tra la produzione discografica e quella cinematografica?
“ Bisogna confessare che I Tunes ha avuto un impatto forte sul mondo della musica molto di più di quanto la gente sia disposta ad ammettere. Proviamo a fare un paragone con l’industria del cinema: è come se la gente potesse spendere 99 centesimi per vedere la scena preferita di Transformers invece che pagare per vedere tutto il film. Questo è esattamente ciò che avviene per la musica. Le case discografiche possono spendere anche 300 mila dollari per il marketing e la pubblicità di un album, ma spesso il pubblico vuole ascoltare solo un singolo senza comprare l’intero CD. Su I Tunes lo puoi fare con un semplice click.”
Non credi che I Tunes sia un modo efficace per arginare la pirateria musicale che, invece, sta creando molti problemi all’industria cinematografica?
“ No, non credo che si possa considerare in questi termine. E’ molto più difficile craccare un dvd che un album. Se la pirateria è un problema grande per il cinema lo è ancora di più per la musica. Il 90 per cento di ciò che ascoltiamo su I Pod è sicuramente stata scaricata gratuitamente su internet od inviata da qualcuno. Anche io la sento così, però non possiamo fare altrettanto con i film “
Sia come cantante che come attore la voce è uno elemento fondamentale per comunicare le sue emozioni. In che modo usa questo suo strumento vocale a seconda delle situazioni artistiche in cui è coinvolto?
“Quando recito la voce è sicuramente molto più profonda e bassa rispetto a quando canto. Tutto dipende soprattutto dallo stato mentale, che è assolutamente diverso. Considerate che nei film mi piace impersonare il cattivo mentre quando canto lo faccio per le ragazze, anzi ai miei concerti preferisco avere un pubblico esclusivamente femminile.”
Il tuo percorso cinematografico è profondamente legato al regista John Singleton che ti ha diretto in tre pellicole. Cos’è che ti lega così profondamente al suo stile registico?
“Per John ho una ammirazione totale, è l’uomo che ha cambiato la mia vita. E’ stato la prima persona a vedere in me delle qualità che nemmeno io pensavo di avere. Fino a quel momento non avevo mai pensato alla possibilità di diventare un attore ma lui mi ha spinto verso una direzione diversa. Questo genere di persone si incontrano una sola volta nella vita. Gli sarò sempre grato per avermi dato la possibilità di recitare e di avermi inserito nel cast di Bad.Boy. Da quel giorno sono trascorsi dieci anni ed oggi sono all’interno del progetto di Transformers. Ho così tanta fiducia in lui che, se me lo chiedesse, reciterei per lui in una scatola chiusa o in un vicolo cieco.”
Ricapitolando sei un cantante di successo, un attore ed un produttore discografico e cinematografico. In futuro pensi di dedicarti ad altre attività?
“ Ho scritto sette film di cui cinque sono stati già presentati agli Studios. Ma il progetto più vicino è il mio primo libro di fumetti in uscita il 5 agosto. Si preannuncia un grande successo. In un negozio abbiamo venduto già diecimila copie e questo non capita spesso con i comics. Io non credo che ci si debba creare dei limiti, visto che gli unici che abbiamo sono quelli che noi stessi imponiamo alla nostra vita. Da questo punto di vista credo di poter fare tutto quello che desidero e che mi stimola. Ad esempio il mondo dei fumetti esiste da molti anni ma fino ad ora non c’erano personaggi neri . Il fatto di aver totalizzato in prevendita più di 10 mila copie e tutto l’entusiasmo che accompagna questo progetto mi regalano nuova energia. Ogni tanto mi spingo a provare qualche cosa di diverso, a cercare senza aver paura. E questa è fondamentale, perché quando i ragazzi leggono delle mie origini umili, del ghetto da cui provengo e della povertà capiscono che sono arrivato fino a qui grazie al mio impegno. È importante fa capire alle persone che spesso basta decidere di voler ottenere qualche cosa di diverso dalla vita.”
di Tiziana Morganti