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Intervista a Clara Caleo Green , Artistic Director dell’ Italian Cinema London

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Intervista a Clara Caleo Green , Artistic Director dell’ Italian Cinema London

Clara_Caleo_GreenUn faccia a faccia con la creatrice dell’Italian Cinema Londra negli studi del famoso Riverside Studios

Clara Caleo Green, mi accoglie nella trendy hall di Riverside Studios, situato ad Hammersmith, nel cuore pulsante di Londra Ovest.

Clara è stata per 15 anni direttrice della sponsorship e Direttrice Associata dell’ Italian Film Festival UK (IFF). Durante il suo lavoro, grazie alla sua intraprendenza è riuscita ad avere tra gli sponsor nomi illustri come Fiat, Agip, Alitalia, Peroni,Pirelli Rivercafè ed altri. Quest’anno, con la collega Malaika Bova, ha  fondato l’Italian Cinema London, ossia una rassegna tutta nuova il cui intento è promuovere attivamente I film made in Italy in Gran Bretagna. L’appuntamento è stato fissato al Riverside Studios poiché Clara mi ha spiegato che oltre ad ospitare  l’italian Cinema a Londra, è stato il primo cinema d’essai della capitale, ad “ aprire le porte” all’Italian Film Festival. Era il maggio del 1997, Ed Lewis, allora direttore e fondatore del noto cinema, accettò la sfida proposta da Clara e mise a disposizione la sala per la prima edizione di IFFUK che aprì  col film di Antonio Capuano: “Nunzio Pianese 16 anni a maggio”. Da allora, molti altri festival di tante alter nazionalità’ si sono succeduti al Riverside Studios, ma “l’allenza” con Clara ed il cinema  italiano dura tuttora.

Cosa ti ha spinto a portare il cinema Italiano a Londra?

A Londra i film Italiani erano visibili solo nei cinema di nicchia. Un giorno trovandomi nell’Italian Bookshop sono venuta a sapere che in Scozia c’era un festival di film Italiani contemporanei ed ho voluto portarlo a Londra. Non mi interessa il mondo del cinema per il divismo e il tappeto rosso, ma credo nel cinema come forma d’arte che coinvolge non solo ed esclusivamente attori, registi e sceneggiatori ma anche musicisti, animatori, costumisti, fotografi, segretarie di edizione. Credo nel lavoro di team che rispetti anche l’individualismo. La mia passione è stata poi cementata dal fatto che le mie amicizie gravitavano e gravitano nel mondo del cinema: primo tra tutti il grande fotografo di scena Sergio Strizzi.

Nella grande sala del Riverside Studios, si trova una piccola  mostra del lavoro del fotografo scomparso. Immagini in bianco e nero tratte da film famosi come la Grande Guerra,  foto che racchiudono il fascino e l’eleganza di una giovanissima Monica Vitti, la bellezza e la solarità di Sofia Loren. Insomma il made in Italy che ha fatto la storia del nostro cinema. A questo punto la domanda nasce spontanea:

Secondo te, nel panorama cinematografico italiano di oggi su chi si potrebbe puntare?

Gabriele Salvatores, (di cui l’Italian Cinema London ha presentato la premier del suo ultimo film: Happy Family il 15 aprile all’interno dei prestigiosi edifici della British Academy of Film and Television Arts ( che tra le sue tante attività assegna anche I premi Bafta ossia gli “Oscar” inglesi!). Poi Silvio Soldini, Davide Ferrario, Paolo Sorrentino, Alessandro  Angelini e i gli esordienti come, Valerio Mieli, Emiliano Corapi ed altri.

Questi giovani avranno mai la magia di Fellini?

Fellini è Fellini. Non dobbiamo sempre paragonare il presente al passato. Gli anni 60  sono stati anni d’oro, era un periodo diverso, con un contesto diverso. I nuovi protagonisti del cinema devono avere abilità comunicativa, creatività e soprattutto coerenza.

In che senso coerenza?

Alcuni registi iniziano con film cosidetti “ impegnati” e poi finiscono per rincorrere il successo e la fama “ facile” facendo film di cassetta. Per coerenza intendo rimanere fedeli a se stessi e ai propri ideali. Mirare a voler essere “qualcuno” nell’immediato, si insomma il velinaggio del cinema può essere una deviazione. Aggiungo comunque che il fast food della notorietà non intacca “Quelli che sanno fare” .

Quali sono i prossimi programmi in corso?

Stiamo organizzando eventi e manifestazioni , come ad esempio l’incontro tra co produttori inglesi ed italiani. Lo facciamo affinché un maggior numero di  produttori inglesi venga a conoscenza delle facilitazioni economiche che potrebbero avere nelle varie regioni italiane per girarvi I loro futuri film!. Un secondo progetto è portare in Italia film britannici mai esportati precedentemente.
Personalmente credo nella comunicazione tra paesi diversi anche attraverso il cinema.

Vi invito a consulatare il sito ufficiale di Italian Cinema London, per ulteriori informazioni: http://www.italiancinemalondon.co.uk

di Valeria Marchetti