“Cantiamo le gesta di umani. Umani coscienti dell’incubo indotto”
Il rap italiano è una mosca bianca nel panorama musicale nostrano, specie se di qualità. E quando ascolti per la prima volta un gruppo come 16Barre davvero ti sembra di non credere alle tue orecchie. Uno dei loro ultimi videoclip, Asfissya (diretto da Francesco Brunotti e uscito alla fine del 2014), ci ha colpito particolarmente, perché drammaticamente serrato e crudelmente violento, come un film horror all’italiana di Lucio Fulci, Mario Bava o Dario Argento (lo stesso tema portante del brano sembra scritto dai Daemonia), e perché toglie il fiato, come il titolo della canzone suggerisce, ed è insolitamente vicino anche all’orrore interiore che si percepisce da ogni singola parola del testo.
Link al videoclip Asfissya: https://www.youtube.com/watch?v=pQQddiMsSCE
Il nome 16Barre deriva dal numero di “Barre” (Righe di testo misurate in due battute di rullante) comunemente usate nel gergo Rap. 16, appunto, è il numero normale della durata di una strofa.
Noi siamo 3 ragazzi provenienti dal polesine, vicino Rovigo. Stefano Lunardi a.k.a. John Princekin (mc), Andrea Di Benedetto a.k.a. Benni (mc) e Luca Brazzorotto a.k.a. Jack Burton (beat maker).
Non è poi così difficile. Lo facciamo perché ci piace e ci rende felici, indipendentemente dal guadagno.
In Italia nessuno… all’estero pure.
I protagonisti delle nostre storie sono persone di tutti i giorni che a volte dimenticano quanto bella possa essere la vita. Siamo scesi nel nostro personale inferno, in questi ultimi 2 album (St.Hope e Pyramid), e abbiamo guardato nell’abisso, come diceva Lovecraft, e possiamo tranquillamente confermare che nell’abisso non esiste niente, solo distese di deserto finché l’occhio può guardare, fiumi di buio e di nulla. Tristezza infinita. E lungo questo percorso abbiamo trovato tante anime disperse come noi, nel niente. Ora, tutti insieme, vogliamo rialzarci e guardarci all specchio e capire che il mondo è sempre quello che vedevamo quando eravamo felici, solo che lo percepiamo in modo diverso. Per uscire da questa tomba basta ritornare a guardare il sole. Perché la vita è bella se la sai guardare e l’universo è lì che ci aspetta con un grandissimo sorriso. Siamo pronti a rinascere, ora, perché tutti meritano la felicità.
Sito web: www.16barre.com
Facebook: https://www.facebook.com/banche16?fref=ts
di Luna Saracino