Giancarlo Giannini torna sul grande schermo nella doppia veste di attore e regista
Il volto di Giancarlo Giannini è divenuto ormai l’immagine dell’Italia oltreoceano e, vederlo tornare al cinema, quasi non fa notizia. A stupire, invece, è la sua scelta di tornare dietro la macchina da presa dopo 26 anni: il suo ultimo film fu infatti Ternosecco, del 1987. Giannini torna nelle sale il prossimo 30 Maggio con Ti Ho Cercata In Tutti I Necrologi, film in cui si lancia di nuovo nella regia senza rinunciare al ruolo di protagonista: le vicende sono quelle di Nikita, autista delle onoranze funebri con la passione per il poker e il sogno di comprare una Mercedes. Dopo aver contratto un debito che non può pagare, gli viene proposta una pericolosissima via d’uscita: una battuta di caccia ordita dai suoi creditori, ai quali farà da bersaglio mobile per 20 minuti. Se trascorso quel tempo Nikita sarà ancora vivo, il debito sarà da considerarsi estinto. All’inizio partecipare al crudele gioco è un’esigenza ma ben presto si trasformerà in una passione: quella per il denaro ma soprattutto quella per il limite tra la vita e la morte, che porterà il protagonista a conoscere una giovane e misteriosa donna che si legherà a lui per affinità. «Una volta mi è stato raccontato un episodio dal quale sono rimasto molto colpito» racconta Giannini. «Trent’anni fa, in Africa, c’erano uomini disposti a fare le prede durante i safari per soldi. È una storia che mi affascinava e l’ho inserita nel racconto.» Difficile relegare il film ai canoni del noir, pur considerando gli elementi di partenza: l’intreccio amoroso tra i due protagonisti, viene spesso e volutamente spezzato da momenti comici, cupi o poetici. Un film grottesco? «No. Un film visionario, piuttosto.» dice Giannini. «Ho disegnato personalmente ogni inquadratura. Ma tutto è un gioco. Si deve fare di tutto per raccontare. Magari può essere considerato un film sbagliato ma ben venga: a me piace sbagliare.» Tante le citazioni cinematografiche, più assorbite inconsciamente che non cercate, tranne una: «Le immagini che scorrono in tv, sono quelle di M, Il Mostro di Düsseldorf un film che ho amato moltissimo.» A chi gli chiede dei suoi riferimenti cinematografici di sempre, il regista dice: «Kurosawa, Kubrick e Fellini. E poi Giungla D’Asfalto di John Huston, il film in cui c’è davvero tutto.» L’intento di Giannini è quello di conferire al film un ritmo asincrono ma la cura eccessiva dedicata alle singole scene mette a rischio l’omogeneità del film: un impianto che guarda con simpatia al cinema del passato, che però vede innestate su di sé atmosfere diversissime, forse troppo. Cast comunque all’altezza del compito: oltre Giancarlo Giannini, anche il premio Oscar F. Murray Abraham e Silvia De Santis. Distribuito in 50 copie, Ti Ho Cercata In Tutti I Necrologi, è un film dal respiro internazionale che sfugge al mainstream ma che non incontrerà “tutti i palati”.
di Lucia Gerbino