Presentata ieri la XV edizione del RIFF Awards, il festival del cinema indipendente di Roma, che nella cornice del cinema Savoy, ospiterà dal 25 novembre al 1 dicembre oltre cento film in concorso, documentari, corti e animazioni, la maggior parte in anteprima assoluta italiana.
In conferenza stampa il direttore artistico Fabrizio Ferrari ha introdotto le novità del Festival, tra cui l’inserimento di rassegne tematiche e focus, in un impegno costante nella diffusione delle produzioni indipendenti internazionali, un cinema al di fuori degli schemi, spesso a servizio di storie forti narrate da punti di vista non convenzionali.
A Claudio Caligari, scomparso lo scorso anno e tra i registi italiani indipendenti più coraggiosi, è dedicata una retrospettiva sul cinema narrativo e saranno proiettati i suoi tre film “Amore tossico”, “L’odore della notte” e “Non essere cattivo”. Una rassegna che rende omaggio ad uno degli ultimi autori pasoliniani, capace di utilizzare il linguaggio narrativo in prospettiva documentaristica, scavare nei bassifondi della Capitale cercando storie, lontane dalle esagerazioni pirotecniche della criminalità organizzata ma tristemente vicine alla realtà.
Importanti anche le altre due rassegne Nuevas Cinefilias, sul cinema autoriale spagnolo e Sarajevo, storie di un assedio.
Nuevas Cinefilias proporrà una selezione di quattro film d’autore sulla ricerca creativa e il rapporto con il pubblico, “Artico” di Gabriel Velasquez, “Hermosa Juventud” di Jaime Rosalies, “La Mosquitera” di Augusti Villa e “Stella Cadente” di L. Minarrro.
Sarajevo, storie di un assedio, proporrà quattro documentari di Giancarlo Bocchi, girati dai giorni del conflitto sino ad oggi, anno del ventennale dalla fine della guerra in Bosnia.
L’ampio programma del RIFF, si completa con altre due rassegne, che focalizzano l’attenzione sulle produzioni indipendenti statunitensi e sul cinema di genere LGBTQ.
Il focus USA è dedicato alle pellicole di alto valore artistico, già presentate ai più importanti Festival cinematografici americani degli ultimi anni tra cui Tribeca e Sundence Film Festival. Saranno presentati “Awol” di Deb Shoval, “The Trouth about lies” di P. Allocco, “Wildlike” di Frank Hall Green, “We Were Begin” di Mitsuyo Miyazaki, “Hunky Dory” di Michael Curtis Johnson, “Money” di Martin Rosete, “Under the Gun” di S. Soechting, “A Beautiful Day” di Phedon Papamichael e “Youth” di Brett Marty.
Il focus LGBTQ, riprendendo il modello del Teddy Award della Berlinale, propone una serie di pellicole a tema queer, tra cui il film di apertura del festival il cileno “You’ll never Be Alone” di Alex Anwandter, vincitore del Teddy 2016.
Molto forte anche la presenza di italiani in concorso, con un’ampia serie di film, documentari e cortometraggi. Il film italiano di apertura è “La Fuga” di Sandra Vannucchi con Donatella Finocchiaro e Filippo Nigro, che saranno presenti in sala il 25 novembre.
Tra le altre pellicole girate e prodotte in Italia “Sex Cowboys” di Adriano Giotti, un film sul precariato e la crisi generazionale, “Da che parte stai” di Francesco Lopez e “Gramigna” di Sebastiano Rizzo, che presente in conferenza stampa ha sottolineato di aver inserito i sottotitoli in lingua italiana per includere chiunque abbia un handicap uditivo e l’importanza di adottarli anche al di fuori delle rassegne indipendenti.
Saranno giorni molto intensi quelli del Rome Independent Film Festival 2016, oltre alla presentazione di moltissimi film sono previsti anche incontri con registi, attori e sceneggiatori e una serie di aperitivi cinematografici, per favorire la partecipazione attiva con il pubblico e alimentare il dibattito.
Da sottolineare, oltre alla presenza del cast in molte proiezioni, la masterclass con il direttore della fotografia Phedon Papamichael, nominato all’Oscar per “Nebraska”, prevista per il 26 novembre alle 15.30.
Di particolare interesse l’evento di chiusura il 1 dicembre al Cinema Europa con l’ospite d’onore, Adolfo Perez Esquivel, premio Nobel per la Pace 1980 e la presentazione del documentario “Adolfo Perez Esquivel: Rivers of Hope” di Dawn Gifford Engle.
Il RIFF, anche in questa edizione, si conferma tra i Festival cinematografici più attenti ai diritti civili, alle tematiche sociali e ambientali in un’ottica inclusiva sia nella scelta dei film in concorso che nella partecipazione del pubblico. Un Festival che trasuda amore per il cinema nelle forme d’espressione più libere e in una società che tende a chiudersi in se stessa, intimorita dalla paura dell’altro rappresenta una finestra aperta verso altre culture e stili di vita, favorendo il confronto e il dibattito.
Dal 25 novembre al 1 dicembre 2016
My Cityplex Savoy, via Bergamo 17 – Roma
Per il programma completo www.riff.it