Lente d’ingrandimento sul nuovo film dell’attore e regista francese

“È molto strano. Non mi sono mai sentito così riguardo un film che ho diretto.

Ho fatto due cortometraggi e tre partecipazioni in qualità di regista, incluso Les Petits Mouchoirs, che non è molto, ma è abbastanza per dire che fin dall’inizio questo film ha rappresentato qualcosa di speciale per me.” Con queste parole l’attore e regista francese Guillaume Canet, in una recente intervista, ha introdotto il suo nuovo film Les Petits Mouchoirs, presentato fuori concorso all’edizione 2010 del Festival Internazionale del Film di Roma. Una storia intensa sulle bugie e sul valore dell’amicizia, a metà tra commedia e dramma umano, che prende come pretesto una vacanza: Max e sua moglie Véro hanno una casa al mare nella quale ogni anno invitano i loro migliori amici, per festeggiare il compleanno di Antoine e l’inizio delle vacanze estive. Ma un’estate, poco prima di lasciare Parigi, il loro amico Ludo rimane vittima di un terribile incidente che lo costringerà in ospedale. Nonostante ciò, il gruppo decide ugualmente di partire: per i protagonisti, il soggiorno si trasformerà in un’occasione per riflettere su sé stessi e, i loro rapporti e le loro certezze verranno messi a dura prova. Durante la conferenza stampa di oggi, il regista francese ha spiegato la genesi del film: “È molto personale, mi sono sentito spinto a farlo a causa di alcuni eventi che mi sono capitati.” Mentre stava lavorando al film Né le dit a personne del 2006, Canet ha avuto problemi di salute che si sono aggravati costringendolo in ospedale per circa un mese. E’ da questa esperienza che è nata l’idea per il film: “Quando siamo troppo presi dal lavoro non riusciamo più a goderci la vita e a vedere gli amici.” ha detto il regista “Per questo ho voluto fare questo film: è estremamente sincero e autobiografico. La perdita di cui si parla, è una perdita che ho subito in prima persona.” Nel cast di Les Petits Mouchoirs anche il Premio Oscar Marillon Cotillard, compagna di Canet, e gli attori François Cluzet, Benoît Magimel e Jean Dujardin. Sulla scelta dei protagonisti il regista ha detto: “Non ho scelto la mia compagna perché il messaggio fosse:“Guardate quant’è bella la mia donna!”. Apprezzo Marillon come attrice ed era adattissima per quel ruolo, così come tutti gli altri. Nessuna scelta è stata affidata al caso: per fare un film veritiero sull’amicizia, dovevo scegliere persone che fossero miei amici anche nella vita reale. Ed il cast è fatto di gente che conosco da otto, dieci anni. Marillon, prima ancora di essere la mia compagna, è una persona che conosco da quindici anni, abbiamo recitato insieme anche in Jeux d’enfants.” Quanto all’ispirazione cinematografica, Canet ha parlato di quelli che sono stati e sono tuttora i suoi punti di riferimento: “In Les Petits Mouchoirs c’è sicuramente il Kasdan de Il Grande Freddo ed il Jean Marie Poiré di Mes Milleurs Copains, ma sono tanti i registi che rappresentano una fonte d’ispirazione per il mio cinema: mi piace quello americano degli anni ’70, John Cassavetes, Sam Peckinpah. E per
quello che riguarda francesi oltre a Truffaut ho sempre guardato al cinema di Jean Renoir, Claude Chabrol e Jacques Audiard.” Les Petits Mouchoirs, campione d’incassi in Francia è una splendida commedia drammatica, delicata e allo stesso tepo feroce, che potrebbe piacere moltissimo anche al pubblico italiano: “È un film sulle bugie che raccontiamo a noi stessi e agli altri” ha detto Canet “ma è anche un film sull’amicizia: un invito a godere il tempo che ci viene concesso insieme alle persone che amiamo quando ci sono.”

di Lucia Gerbino