L’amour fou, tra madri e figlie, dentro e fuori sogni preraffaeliti e voli di civetta, un romanzo di formazione firmato da Noémie Lvovsky
Mathilde e i sogni della notte, madre e bambina, figlia e alunna, dei segreti dell’amore.
Una gentile e malinconica fiaba cronaca familiare quella firmata da Noémie Lvovsky con il suo Demain et tous les autres jours, presentato per la sezione Alice nella città alla dodicesima edizione della Festa del Cinema di Roma.
Lvovsky scrive e dirige una fiaba quotidiana che parla il lessico delle paure e dei desideri d’infanzia, quella travolta dal caso quotidiano, il caos in cui la piccola Mathilde mentre canta e impara a far di conto, deve tenere a bada oltre che badare, alla mamma folle, depressa e smemorata, che sente le voci e fugge spesso, forse troppo, nella “foresta” delle voci che la chiamano e la strappano a Mathilde, che brucia faraone nel forno e tende alle finestre, fa e disfa valigie e teme di dire la verità al padre lontano, mentre la mamma si perde tra fughe metropolitane e treni fermi, nel suo tentativo di decifrare quelle voci. Intanto Mathilde parla e gioca con la sua civetta parlante, sua compagna, consigliera, insieme affrontano il significato della normalità/malattia, l’assurdo gioco dei ruoli della vita, tra scheletri rubati e cene di Natale letteralmente andate in fumo.
Tra dramma classico e commedia fantastica, Lvovsky psicanalizza con luci temperate e due straordinarie protagoniste un amour fou, trascinando in una tempesta tutt’altro che quieta, la vita, che dura domani e ogni altro giorno.
CAST
Regia di Noémie Lvovsky
Con Luce Rodriguez, Elsa Amiel, Mathieu Amalric, Noémie Lvovsky, Denis Podalydès
Sceneggiatura Noémie Lvovsky, Florence Seyvos
Fotografia Jean-Marc Fabre
Montaggio Annette Dutertre
Francia 2017
96’