La kermesse capitolina presenta The Red Road, Full Circle e Salem. Da non perdere

Serata dedicata alle grandi anteprime tv, quella del 14 Settembre al Roma Fiction Fest.

Dopo la presentazione di Fargo, la serie tv targata MGM Television ispirata all’omonimo film dei Coen, il Teatro Studio Borgna ha ospitato alcune interessanti anteprime che il pubblico italiano gusterà nel tepore delle proprie case a partire dal prossimo autunno.

Ambientato nell’immaginaria Walpole, nel New Jersey, The Red Road segue le vicende dello sceriffo Harold Jensen, con una moglie alcolizzata e una famiglia disastrata da tenere in piedi, e di Phillip Kopus, leader della tribù Lenape delle montagne Ramapo, in rotta con i “civili” americani che dividono con loro lo stesso territorio. Quando la tribù viene colpita da una tragedia interna, a Kopus non resterà che chiedere a Jensen di raggiungere una tregua apparente. La serie tv, presentata a Febbraio su Sundance TV, è piaciuta molto al pubblico americano ed è stata rinnovata per la seconda stagione. Siamo certi che le ambientazioni, la trama e la presenza di Jason Momoa (già Kahl Drogo in Game of Thrones) nel cast sarà gradita anche al pubblico nostrano.

Molto più interessante, se non altro per la composizione scenica, è invece Full Circle, la prima serie tv del drammaturgo Neil La Bute, che con questo prodotto affronta il tema della complessità delle interazioni umane partendo da 11 personaggi che all’apparenza non hanno alcun legame di sorta tra loro, ma le cui vicende, invece, si intersecheranno tra loro fino ad una conclusione incredibile. Nel cast, alcuni volti noti della televisione mondiale, tra cui Julian McMahon, David Borenaz, Kate Walsh. Tra i protagonisti, anche Tom Felton (al tempo Draco Malfoy nella saga di Harry Potter).

In chiusura, invece, arriva Salem, una serie tv targata WGN a metà tra costume drama e soprannaturale, ambientata nell’omonima città del Massachusetts del XVII secolo. Episodio dopo episodio, lo scopo di questa serie sarà quello di far luce sulle verità nascoste dal perbenismo americano sul fenomeno della stregoneria del tempo, offrendo agli spettatori una nuova immagine di Salem ma anche – e soprattutto – un’immagine il più possibile vicina alla “realtà” delle sedicenti streghe protagoniste. Nonostante la messinscena ricordi molto da vicino tante delle serie tv a cui siamo stati abituati finora (True Blood o American Horror Story, per citarne alcune), Salem è un buon prodotto televisivo, adatto principalmente ad un pubblico più giovane.

di Luna Saracino