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Roma Fiction Fest 2013: Devious Maids

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Roma Fiction Fest 2013: Devious Maids

RFF2013 - Devious Maids 001Arrivano le colf latine eredi delle “casalinghe”

Nel gran finale delle Desperate Housewives Marc Cherry aveva lasciato una “porta aperta”: una donna misteriosa, Carmen, si era affacciata a Wisteria Lane ma l’autore non aveva dato altri indizi. Il mistero è stato svelato questa mattina al Roma Fiction Fest, con l’episodio pilota di Devious Maids, nuova fatica di Cherry prodotta insieme all’ex “casalinga” Eva Longoria. L’autore abbandona le vicende delle ricche signore di Wisteria Lane, per spostarsi a Beverly Hills e raccontare la vita delle colf latine. Un tuffo nella vita di Rosie, Zoila, Marisol, Carmen e Valentina, cinque donne latine emigrate negli Stati Uniti alle dipendenze di famiglie altolocate che si dividono tra famiglia, lavoro, sogni e speranze. Non manca la componente crime-mistery che ha decretato il successo di Desperate Housewives e che terrà incollato allo schermo anche il pubblico italiano. Due delle protagoniste Carmen e Valentina, al secolo Roselyn Sanchez e Edy Ganem, hanno incontrato la stampa per raccontare meglio Devious Maids.

  • Come siete state coinvolte nel progetto?

Roselyn Sanchez: È stata la mia amica Eva Longoria a parlarmene. Ho letto il copione e mi è piaciuto da subito il personaggio di Carmen. Marc Cherry mi ha anche detto che aveva scritto questo personaggio per un’attrice più giovane. Io nel frattempo ero diventata mamma e… mi sono sentita in dovere di dimostrargli che fisicamente ero ancora messa bene!

Edy Ganem: Io ho avuto un provino in piena regola. Il mio casting manager mi aveva informata di questa opportunità e sono stata richiamata lo stesso giorno.

  • La vostra esperienza con Marc Cherry

E.G.: Devo confessare che, nel mio caso, l’ignoranza è stata una benedizione: non conoscevo Marc Cherry. Poi mentre stavamo girando ho iniziato a guardare Desperate Housewives e mi sono detta: “Oh mio Dio! Sto lavorando con un genio!” Se l’avessi saputo da subito mi sarei sicuramente innervosita durante il provino.

R.S.: Io avevo fatto il provino per Desperate Housewives e, all’epoca, la parte fu affidata alla mia amica Eva Longoria. Marc è anche un attore quindi scrive i suoi personaggi avendo perfettamente presente quello che vuole. Ci fidiamo di lui. E poi basta pensare al successo di Desperate Housewives nel mondo.

  • Come vi siete trovate con Eva Longoria nelle vesti di produttrice?

R.S.: Lei non è soltanto una mia amica è anche una persona fantastica. Ha un talento incredibile sia come attrice che come produttrice, che tra l’altro è un ruolo a cui si sta davvero appassionando. Non so se siete venuti a saperlo in Italia ma lei è anche politicamente impegnata: ha partecipato a una convention organizzata da Obama e ha fatto un discorso straordinario. Eva ha davvero una forza incredibile e credo che prossimamente diventerà uno dei personaggi di spicco della politica americana. Per quanto riguarda Devious Maids posso dirvi che è un progetto in cui crede moltissimo: non metterebbe mai la sua immagine al servizio di qualcosa di cui non è convinta al 100%.

E.G.: Io non la conoscevo bene prima di Devious Maids ma lavorare con lei si sta rivelando un’esperienza straordinaria. È meticolosa, sempre presente. Con tutti gli impegni che ha, ancora non mi capacito di come riesca a fare tutto!

  • La tematica della comunità latina degli Stati Uniti è molto sentita nella serie. Secondo voi si tratta di un cambio di sensibilità da parte di Hollywood o soltanto di una moda passeggera?

R.S.:Non credo si tratti di una moda passeggera. Qualcosa sta davvero cambiando e credo che 10 anni fa era molto più difficile trovare delle porte aperte un po’ ovunque. La comunità latina contribuisce all’economia americana, paga le tasse. E c’è da dire che chi può farsi ascoltare, persone come Eva Longoria, Sofia Vergara e altre attrici di origini latine, stanno dimostrando che non siamo più una minoranza e che la nostra comunità ha voce in capitolo in alcune scelte politiche.

  • Con Desperate Housewives Marc Cherry ha riportato la soap opera in televisione e anche con Devious Maids si muove sulla stessa linea. Si tratta di un genere seguitissimo e molto femminile: che cosa è mancato alle telespettatrici delle soap in tutti questi anni di assenza?

E.G.: Credo che innanzitutto il merito di Marc sia stato quello di riportare la soap in prima serata. So che ci sono tantissime donne che guardano Devious Maids e penso che piaccia perché è una serie sensuale, “succosa”, piena di misteri ma anche molto divertente.

R.S.:Io credo che alle donne sia mancato il fatto potersi identificare. Ed è molto facile identificarsi nelle protagoniste perché prima ancora di essere colf sono donne dalle mille sfaccettature: Carmen vuole diventare una cantante, Rosie è una madre di famiglia con un figlio lontano da casa… insomma, ognuna ha la sua storia. Solitamente ti affezioni a un personaggio e non vedi l’ora di sapere come si evolverà la sua vita. Comunque Devious Maids lo guardano tantissime donne ma anche molti uomini e so che è amatissimo dalla comunità gay. Il fatto che piaccia a tutti ci rende molto orgogliose.

Devious Maids si è rivelata un grande successo negli Stati Uniti ed è stata riconfermata anche per la seconda stagione. La serie debutterà in Italia il prossimo 9 Ottobre su Fox Life.

di Lucia Gerbino