Questa sera alle 20.20, al Nuovo Cinema Aquila di Roma il festival si apre con un’opera “da” Sundance, fuori concorso, tratta da un romanzo del celebre narratore cileno Roberto Bolaño
Sulla strada il confine immateriale e promiscuo tra Bene e Male si confonde. O meglio svanisce. Sotto i passi serrati della vita che traversa solo zone grigie, terre di scoperta e di naufragio. Due fratelli orfani, le sirene del crimine, la prostituzione, la droga. Ma che cos’è il male che impregna l’oggi e disegna già il domani? Lo racconta incollato ai profili inquieti dei suoi protagonisti Il futuro, per la regia della cilena Alicia Scherson. Reduce dal premio per la miglior regia al Tribeca Film Festival nel 2005, per il suo Play, la Scherson si misura con una trasposizione ardua, spigolosa, nuova, dal testo magmatico di una storia viscerale, dai toni emotivi aspri e insieme riflessivi.
Pellicola dei primati. Prima coproduzione tra Italia (con la Movimento Film di Mario Mazzarotto, anche distributore nazionale), Cile, Germania e Spagna. Primo e unico film di finzione tratto da un’opera del contestato e amato, iper letto e iper imitato autore cileno Roberto Bolaño. Quinto film nella classifica della prestigiosa rivista “Variety”, relativa al Sundance Film Fest 2012. Il futuro non ammette schematismi, non un romanzo di formazione, non una tragedia greca aggiornata alla crisi della moralità coeva. Bensì la cronaca interiore di una vita di ombre, di scarti, di impossibili mezze misure. Multilingue innesto di volti e di caratteri il cast, nel quale spicca il nome del “nostro” Nicolas Vaporidis, che cerca di uscire dal cliché adolescenziale della borgata laccata per assumersi le responsabilità del comprimario trasversale, nei panni trasandati e scarsamente integerrimi di un piccolo delinquente. Guest star, ritorno minimale e doloroso, Rutger Hauer, antieroe di Blade Runner, troppo spesso relegato in produzioni discutibili. Qui in un ruolo autoironico ed enigmatico, per il quale Hauer incarna un eremita cieco, invecchiata star di B-movies, oggetto della truffa crudele ideata dagli amici sciacalli dei due fratelli protagonisti. Vaporidis sarà presente in sala insieme a Luigi Ciardo (protagonista insieme all’attrice cilena Manuela Martelli) questa sera (Sala 1).
Dopo l’attesissima anteprima nazionale de Il futuro, l’esperimento “di coppia” de L’ultima foglia (Sala 1, h. 22.30). L’abulia e l’assenza nella ruotine di Zeno (un metronotte) e della sua compagna Rossana (una musicista). Entrambi concentrati sul mancato sviluppo della propria vita, sociale ed emotiva, che implode quando si trasferiscono nella Capitale. Qui l’isolamento reciproco diventa strappo. La donna si imprigiona nel silenzio della casa, mentre Zeno è trascinato nelle lunghe ore notturne dal farsesco collega Tom. A rintracciare la traiettoria stanca dell’uomo una giovane barista straniera, che rappresenta il punto di non ritorno della sua esistenza. Autore di cortometraggi, il regista Leonardo Frosina esordisce con un dramma metropolitano tutto di “interni”, per mappare la moderna-eterna (inguaribile?) incomunicabilità tra i sessi.
INFORMAZIONI
– Il futuro
Di Alicia Scherson
Con Manuela Martelli, Rutger Hauer, Luigi Ciardo, Nicolas Vaporidis, Alessandro Giallocosta
Sceneggiatura di Alicia Scherson
Dal romanzo “Un romanzetto lumpen” di Roberto Bolaño
Cile/Ger/Ita/Spa 2013
35 mm – Durata 95’
Sala 1, h. 20.20
– L’ultima foglia
Di Leonardo Frosina
Con Fabrizio Ferracane, Giorgia Cardaci, Kristina Cepraga, Alfio Sorbello
Sceneggiatura di Leonardo Frosina
Ita 2012
HD – Durata 87’
Sala 1, h. 22.30
Ingresso pubblico: serale 7 euro
di Sarah Panatta