Questa sera The maiden danced to death e Aquadro, due narrazioni di intimità interrotte, lungometraggi in concorso rispettivamente nelle sezioni Internazionale e Nazionale, al Nuovo Cinema Aquila di Roma
La competizione accende non detto interiore, pudica traballante quotidianità, repressioni sensuali. Con The maiden danced to death l’ungherese poliglotta attore-autore Endre Hules, molto attivo negli Stati Uniti, drappeggia con paziente virtuosismo coreografico la mancata passione tra Steve, danzatore emigrato per vent’anni in Canada, e Mari, vecchia fiamma ora sposata con il fratello di lui, Gyula. La frattura familiare è inevitabile e Mari propone un antico terreno di confronto, per chiarire a se stessa e ai due contendenti l’aspra verità dei reciproci affetti. Non un’implosiva retata nell’Ungheria post comunismo, bensì una “ballata” di rimpianti e nuove occasioni, periplo da camera di una generazione in bilico tra culture di ieri e di oggi. Se The maiden danced to death, dramma dai contrappunti dolenti e sentiti, apre la serata di oggi, Aquadro propone una sua sinfonia notturna, o meglio, un notturno giovanile a tinte “rosse”.
Primo lungometraggio del giovane ma esperto Stefano Lodovichi, cementato da una carriera spesa in dodici anni di corti, scrittura partecipata, progetti di fiction e non fiction, Aquadro mette alla prova le ipocrisie individuali e collettive strattonando i suoi protagonisti difronte allo sguardo del mondo. Al centro la pornografia e la sua irresistibile forza attrattiva, la volontà inconfessata di apparire e denudare i propri appetiti e il terrore dell’esilio dal consorzio civile una volta “scoperti”. E’ la dialettica rovinosa e inattesa innescata tra due studenti sedicenni di Bolzano, Alberto e Amanda. L’uno adescato dal cosmo della chat e dei video porno, l’altra progressivamente presa dalla stessa rete, di dipendenza reciproca e di sfida silenziosa, finché il video amatoriale del sesso in aula provato dai due amanti non viene diffuso on line, e la festa diventa incubo e durissimo test per la coppia e per la propria visione delle relazioni interpersonali.
Informazioni
The maiden danced to death
Scritto e diretto da Endre Hules
Con Zsolt Lásló, Endre Hules, Bea Melkvi, Deborah Kara Unger, Emöke Zsigmond
Ungheria/Can/Slovenia 2012
HD – Durata 107’
Sala 1 h. 20.20 – Nuovo Cinema Aquila (Roma)
Aquadro
Di Stefano Lodovichi
Con Maria Vittoria Barrella, Lorenzo Colombi, Ilaria Giachi, Gaia Igini
Sceneggiatura di Davide Orsini, Gaia Igini
Ita 2013
HD – Durata 96’
Sala 1 h. 22.20 – Nuovo Cinema Aquila (Roma)
di Sarah Panatta