Valentino – The Last Emperor, documentario con ambizioni da fiction film, segue passo passo il celebre stilista italiano per due anni, da giugno 2005 a luglio 2007, cogliendo quasi per caso il fatidico momento in cui il principe dell’haute couture italiana decide di abbandonare le scene.
Quando Matt Tyrnauer, alla sua prima opera da regista, incontra Valentino per la prima volta, era semplicemente un inviato di
Vanity Fair, a Roma per un’intervista; conoscendo lo stilista e il suo compagno e socio in affari (Giancarlo Giammetti), ha capito di avere per le mani un film. Ottiene praticamente carta bianca dai due – “
non so se per eccesso di generosità o per ingenuità”, dichiara lui – e accesso illimitato in tutti i luoghi da loro frequentati, dalla storica sartoria di Roma a Palazzo Mignanelli alle tante ville sparse per il mondo. Il risultato è un ritratto dell’uomo e dello stilista, nelle sue debolezze e negli attacchi d’ira, come pure nei momenti di sussurrato confronto con il compagno-socio, o negli “scontri” quotidiani con la signora a capo di un numero variabile tra le settanta e le duecento sarte, pronte a realizzare con ago e filo i suoi sogni.
Tra le pieghe del futile argomento moda – che pure smuove miliardi in tutto il mondo – emerge il desiderio di un’Italia moderna, in cui l’omosessualità è vissuta semplicemente come un normalissimo elemento della vita, né da nascondere, né da ostentare.
Pare tuttavia che a una prima visione del prodotto finito, Valentino non sia stato esattamente entusiasta (“sopravvivere la settimana successiva non è stato affatto facile”, confessa Tyrnauer), per poi convincersi della bontà del risultato grazie anche al successo di pubblico e critica che il documentario ha iniziato a raccogliere, al Festival di Toronto come alla Mostra del Cinema di Venezia, come pure nell’uscita in sala statunitense. Adesso si si mormora una possibile candidatura agli Oscar. “Speriamo!” ha dichiarato il regista e produttore “Saremmo molto onorati, ma per ora sono solo voci. Però quest’anno ci sono più possibilità, con dieci nomination…Addirittura uno o due documentari potrebbero essere candidati come Miglior Film. Sarebbe bellissimo, e lo dico con grande umiltà, e sarebbe ancor più bello vedere l’uomo che ha inventato l’abito da red carpet sfilare alla notte degli Oscar”.
Intanto, dopo una lunga attesa, il film sarà finalmente nei cinema italiani da venerdì 20 n0vembre 2009. “Con cura sartoriale”, ha dichiarato Giampaolo Letta, vicepresidente e amministratore delegato di Medusa Film “usciremo in dieci sale, nelle maggiori città italiane”.
di Ma. Pi.