La kermesse veneziana presenta in esclusiva la miniserie televisiva ispirata diretta da Todd Haynes e interpretata da Kate Winslet
A più di sessanta anni di distanza dal film diretto da Michael Cortiz e interpretato da Joan Crawford, Il romanzo di Mildred torna a far parlare di se durante la 68. edizione del Festival di Venezia conquistando l’attenzione di un pubblico tenacemente sensibile al fascino del melodramma. Così, dopo aver attraversato trasversalmente la letteratura e il cinema, l’eroina nata dalla fantasia del romanziere James M. Cain (Il postino suona sempre due volte) si prepara a conquistare il piccolo schermo con una produzione dal tocco autoriale. Prodotta dalla storica HBO e acquistata da Sky Cinema per la prossima stagione (la programmazione è prevista per il mese di ottobre), Mildred Pierce omaggia il talento di Todd Haynes, membro della giuria e realizzatore del progetto, aggiungendo così un tassello fondamentale al suo percorso narrativo. “Naturalmente conosco perfettamente il film del 1945 con l’indimenticabile Crawford ma fin dall’inizio ho deciso di allontanarmi da questo per tornare più radicalmente alle origini del romanzo – dichiara il regista durante la conferenza stampa di presentazione – dopo aver letto le pagine di Cane mi sono reso conto di quanto la vicenda fosse incredibilmente collegata alla realtà attuale e di come potesse raccontare attraverso lo spirito di sopravvivenza di una donna il momento di grave crisi economica che gli Stati Uniti sono tornati ad affrontare.” In questo modo, forte delle 21 nomination agli Emmy Awards e di un cast a cinque stelle composto da Kate Winslet, Evan Rachel Wood e Guy Pearce, la serie rinuncia alla sudditanza artistica nei confronti del suo illustro predecessore cinematografico, rinnegando in modo particolare l’elemento noir aggiunto a suo tempo nella sceneggiatura per cavalcare l’onda lunga del genere hard-boiled. Alla luce di questo cambiamento fondamentale per la atmosfera del racconto, la nuova e più emozionante Mildred rinuncia al fascino pericoloso della dark lady per trasformarsi nella rappresentazione sempre attuale di un personaggio alle prese con l’imprevedibilità emotiva della propria esistenza. Ambientato negli anni della grande depressione, il romanzo di Cain ci conduce nel cuore di un paese sconvolto dalla recessione e nella vita di una donna capace di riorganizzare il proprio destino con un caparbio pragmatismo. Eppure, nonostante il suo inossidabile spirito, Mildred non viene risparmiata dall’umiliazione del tradimento, dal dolore della perdita di una figlia e dalla definitiva delusione di fronte al disprezzo dell’altra. A dare un volto a questa eroina del melodramma e una Winslet capace d’immolare la sua solare bellezza britannica alle necessità di un personaggio testardamente determinato a sopravvivere senza rinunciare, però, ad una generosa passionalità tutta femminile. “ Non avevo mai visto il film e mi sono rifiutata di guardare la performance di Joan Crawford prima di definire la mia Mildred – dichiara l’attrice premio Oscar presente al Lido con Carnage di Polanski e Contagion di Steven Soderbergh – se lo avessi fatto mi sarei caricata di uno stress del tutto inutile e inefficacie per la buona realizzazione della serie. Piuttosto mi sono dedicata a leggere attentamente il romanzo di Cain. Praticamente non sono riuscita ad abbandonarlo per l’intera durata delle riprese, dandomi così la possibilità di entrare con maggiore intensità nei segreti di questa donna. Sto parlando di piccoli particolari, scene toccanti che hanno aiutato me e Todd ad aggiungere emozione ad una sceneggiatura già eccezionalmente dettagliata.”
di Tiziana Morganti