Il regista di Alice in Wonderland riporta sullo schermo il suo Frankenweenie per un’ avventura 3D
Cosa si nasconde dietro la produzione di Frankenweenie? Manie di perfezionismo o la consapevolezza di aver lasciato in sospeso un progetto dalle incredibili potenzialità?
Qualunque sia la risposta, Tim Burton si è messo alacremente all’opera in quel di Londra con la ferma intenzione di “rifare” niente meno che se stesso. Nato come un cortometraggio nel 1984, Frankenweenie si appresta a diventare il prossimo lungometraggio in stop-motion 3D firmato Burton e distribuito dalla Disney il 9 marzo 2012. A più di vent’anni di distanza il team creativo formato dallo sceneggiatore John August (La Sposa Cadavere, La fabbrica di cioccolato) ed i “tecnici” Mackinnon e Saunders riporteranno agli onori delle cronache cinematografiche l’avventura di Victor , ragazzino prodigio che prova e riesce nel tentativo di resuscitare il suo amico a quattro zampe in perfetto stile Mary Shelley. “Quando ho guardato i disegni originali realizzati per il cortometraggio ho scoperto che c’erano suggestioni e particolarità che non avevo assolutamente usato nel film. – ha spiegato Burton – Per questo ora sono incredibilmente eccitato all’idea di introdurre emozioni e nuovi personaggi per produrre una versione sicuramente più completa.”. Realizzato completamente in bianco e nero, il film promette di riportare sullo schermo le atmosfere gotiche tanto care ai burtoniani doc delusi da un Alice in Wonderland troppo disneyana, non fosse altro che per la presenza di Winona Ryder, tornata alle origini dopo Beetlejuice (1987) e Edward mani di forbice (1990).
di Tiziana Morganti
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