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Nicolas Cage: Supereroe borderline

Nicolas_CageLa vita di uno degli attori più istrionici e discussi della nostra generazione, presto nuovamente nelle sale con L’Apprendista Stregone

Nicholas Kim Coppola nasce il 7 gennaio 1964 da un insegnante di letteratura comparata, August Coppola, e dalla ballerina e coreografa Joy Vogelsang.

A sei anni, sua madre viene ricoverata in un ospedale psichiatrico per una grave forma di depressione. A dodici anni, i suoi genitori divorziano e il ragazzo viene affidato al padre. Scontroso, introverso e capriccioso, fu studente di teatro alla Beverly Hills High (che lascerà all’età di diciassette anni), termina la sua istruzione alla Justin-Siena High School, in California. Diplomato alla Scuola di Cinema, Teatro e Televisione della UCLA, a soli quindici anni esordisce sul palcoscenico, a San Francisco, mentre nel 1981, fa qualche apparizione televisiva.
Il suo debutto cinematografico avviene un anno dopo con il film di Amy Heckerling, Fuori di testa con Sean Penn, Jennifer Jason Leigh e Judge Reinhold, ma la pellicola fu un tale fiasco da convincere Nicholas a non essere portato per il cinema e a lavorare al bar del Fairfax Theater.
Non tutti sanno che il buon Nicholas è nipote del celebre e apprezzato regista Francis Ford Coppola. E proprio quest’ultimo gli offrirà una parte in Rusty il selvaggio (1984). Parte che Nicholas accettò, ma per la quale cambiò nome: Nicolas (senza “h”) Cage (in omaggio al musicista d’avanguardia John Cage e all’eroe di fumetti neri Power Man, Luke Cage).
Da qui nasce questo supereroe del cinema, che vestirà un ruolo diverso dopo l’altro, quasi fosse un Superman capriccioso, in costante dissidio con se stesso, con la necessità, forse, di cambiare maschera perché una sola non gli basterebbe per salvare la sua identità.
La sua carriera decolla con La ragazza di S. Diego, seguito da Cotton Club, sempre diretto dallo zio. Passa poi da Le ali della Libertà a Stregata dalla luna, fino a Arizona Junior, diretto dai fratelli Coen. Nel frattempo Nicolas fa parlare di sé per la commedia Stress da vampiro, più perché durante un eccesso di realismo, durante le riprese, mangia uno scarafaggio che per la qualità della sua interpretazione, molto sopra le righe. Nella sua filmografia anche un film diretto dall’italiano Giuliano Montaldo, Tempo di uccidere, con Giancarlo Giannini e Ricky Tognazzi.
Nel 1990, Cage si impone finalmente su pubblico e critica con Cuore Selvaggio di David Lynch, road movie visionario e maledetto. Ma verrà candidato ai Golden Globe per Mi gioco la moglie.. a Las Vegas di Andrew Bergman, dove interpreta un giocatore d’azzardo che vende sua moglie (Sarah Jessica Parker) ad un uomo più ricco.
Nel 1996, Nicolas Cage riesce a stringere tra le sue mani la statuetta più ambita nel mondo del cinema: Premio Oscar come migliore attore per il film Via da Las Vegas, dove interpreta il ruolo di uno scrittore alcolizzato. Questo ruolo lo imporrà come attore eclettico e nervoso, a proprio agio nei ruoli bordeline, dove sa essere sfolgorante. Seguirà il malinconico e non del tutto riuscito City of Angels, remake del film di Wim Wenders Il cielo sopra Berlino, con Meg Ryan.
Inizia ora, per lui, un periodo di intense collaborazioni e incontri: sarà in Omicidio in diretta di Brian De Palma, travolgente in Face/off di John Woo con John Travolta; detective in 8mm-Delitto a luci rosse di Joel Schumacher; infermiere in Al di là della vita per Martin Scorsese e sarà al fianco di Angelina Jolie e Robert Duvall in Fuori in 60 secondi. Nel 2002, Sam Raimi gli proporrà di prendere parte alla sua trasposizione di Spiderman, nella parte di Norman Osborn/Green Goblin, per poi scegliere William Dafoe.
Nel 2002 si imporrà alla critica anche con un tentativo alla regia, Sonny, per poi regalarci una splendida e affascinante interpretazione in Il ladro di orchidee, dove rivelerà un eccezionale virtuosismo portando sullo schermo ben due ruoli nello stesso film: interpreta, infatti, due gemelli, uno impacciato e timido e l’altro superficiale e sfacciato. E per questa prova di attore (sicuramente la migliore della sua carriera) conquista la meritata Nomination agli Oscar come miglior attore protagonista.
Tra le ultime sue pellicole figurano Il genio della truffa (2004) di Ridley Scott (probabilmente l’ultima vera interpretazione alla Cage, seppur non luminossissima); Il mistero dei templari (2005) di Jon Turteltaub; World Trade Center (2006) di Oliver Stone basato sui drammatici eventi dell’11 settembre 2001 e Ghost Ryder (2007) trasposizione cinematografica dell’omonimo fumetto che, a quanto si vocifera, protrebbe avere un seguito.
Nel 2006 e nel 2007 riceverà la nomination ai Razzie Awards per la peggiore interpretazione dell’anno per Il prescelto, Il mistero delle pagine perdute e Next.
Nel 2009 recita nel film Segnali del futuro che riscuote un enorme successo nel mondo e successivamente prende parte alle riprese di Il cattivo tenente di Abel Ferrara per il quale ottiene il suo secondo Toronto Film Critic Festival, per la migliore interpretazione maschile.
Molto presto lo ritroveremo in sala nell’ennesimo film Disney, prodotto da Jerry Bruckheimer e diretto da Jon Turteltaub, L’apprendista stregone nel quale interpreta uno stregone che trova il suo adepto, nonché reincarnazione di Merlino, che dovrà addestrare per sconfiggere il male. Dagli scarsi incassi ottenuti in America è prevedibile che questo sarà l’ennesima pecca per la carriera di Cage.
Nonostante le sue ultime e pessime scelte, Nicolas Cage resta un attore borderline, che ci ha abituati ai film in bilico tra sogno e realtà, con una mimica estrema capace di renderlo versatile e sfacciatamente verista, allucinato e divertente. La maschera di un Superman.. schizofrenico.

di Francesca Casella

Svevo Ruggeri
Svevo Ruggeri
Direttore, Editore e Proprietario di Eclipse Magazine