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Oriolo. Il rock delle Black Mamba invade piazza Altieri

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Oriolo. Il rock delle Black Mamba invade piazza Altieri

Black MambaGiovani, belle e soprattutto brave

Black Mamba. Questo il nome di un gruppo di 4 ragazze che si è esibito il 13 luglio scorso davanti al bar “Meridiana” di Oriolo. Un’iniziativa sorta grazie al gestore del locale che le ha contattate, portando nel paese questa band di giovani viterbesi. Simona è la voce; Irma suona la chitarra; Eva è alla batteria; Cecilia al basso. Tutte le musiciste hanno studiato al conservatorio di musica moderna a Roma “St. Georges“ e prendono molto seriamente il loro lavoro. Molto affiatate, padroneggiamo bene il palco, muovendosi con disinvoltura, sicure nel maneggiare gli strumenti quanto nell’interagire.

Si tratta di un gruppo sorto tra marzo e aprile del 2011. “In piedi da più di due anni, nasciamo con l’idea di creare una band tutta al femminile che fosse innovativa nel panorama musicale viterbese”, ci spiega Irma. Sicuramente ci sono riuscite. Di certo sono ragazze simpatiche, socievoli, spontanee e cordiali, ma con le idee ben chiare di quello che vogliono e di quello che devono fare. E lo si capisce bene già dal nome, che racchiude la loro “filosofia” e “visione”, tanto della musica quanto del cantare. Black Mamba, infatti, come noto, è la protagonista femminile di “Kill Bill”. Nel film fa strage, soprattutto di uomini, uccidendo tutti: metaforicamente il messaggio che le ragazze vogliono trasmettere è che non vanno né sottovalutate, né denigrate, poiché sono pronte ad invadere la scena musicale, ad imporsi, a farsi notare con la loro musica, per trasmettere emozioni forti. Da qui la scelta del genere musicale: un rock deciso, che lascia spazio a momenti di hard rock più melodico. Fonti di ispirazione sono i Muse.

Un gruppo di giovani che tiene alto il nome della musica al femminile. Decise, motivate, dirette, dinamiche, ma anche profonde, sanno regalare note di forte emotività. Sicuramente mai banali. Anche questo racchiuso nel nome della protagonista Beatrix Kiddo (meglio conosciuta come La sposa o Black Mamba appunto), che rimanda alla Beatrice di Dante Alighieri, con una sfumatura di qualcosa di surreale, romantico, etereo, eterno. Tra l’altro interpretata da una splendida Uma Thurman: una “donna di ghiaccio” che con il suo sguardo sensuale fa strage di uomini. Ed anche le Black Mamba giocano con la loro sensualità, senza osare troppo. Quello che conta è ciò che si comunica al pubblico.

Ed, infatti, dimostrano che la loro musica non è meno impegnata, e che hanno messaggi significativi da trasmettere. Quando chiediamo quale sia il brano che più le rappresenta non hanno dubbi: «Il nostro cavallo di battaglia è un inedito, “He lives in you”; in realtà è pezzo forte, ritmato, duro, che parla delle sensazioni che si provano quando viene a mancare una persona cara: una canzone diretta anche musicalmente», che rafforza l’idea e il concetto di qualcosa di forte che rimane comunque, di emozioni e ricordi che restano per sempre impressi nella mente e nel cuore.

E di strada le ragazze ne hanno fatta. E ne faranno. «Nel primo anno – ci racconta Irma – l’estate era alle porte, per questo nasciamo come cover band per la necessità di preparare 21 pezzi in poco tempo. Facevamo, infatti, cover dei Gun’s Roses, degli Acdc e degli Audioslave. In questi ultimi periodi stiamo cercando di diventare una band che compone inediti, e  finora abbiamo composto 6 pezzi, e tra ottobre e novembre dovrebbe uscire il demo. Ci esibiamo prevalentemente in inglese. Noi ci sentiamo molto vicine alla cultura inglese, in cui è racchiusa anche principalmente l’idea di “band”, più che in quella italiana, però i brani li scriveremo prettamente in italiano per arrivare meglio alla gente». Tra l’altro alcuni li hanno presentati ad Oriolo. A cui farà seguito una data a Viterbo.

Dunque una band anche itinerante, tanto che, in passato, ha fatto persino una piccola tournée di tre giorni in provincia di Milano. Le ragazze sono molto aperte ed elastiche mentalmente, disposte ad esibirsi in molteplici tipi di iniziative: dalle sagre, ai concerti estivi, alle feste paesane e, volendo, anche private ed a matrimoni. Purché permetta di diffondere “la magia” che può donare la musica. «Il nostro obiettivo – commenta Irma – è suonare e portare avanti la musica anche a manifestazioni politiche, indipendentemente dallo schieramento che le organizza, sebbene non ci interessa il colore politico, schierarci o fare propaganda politica. Suoniamo per il piacere di fare musica. La musica va al di là dei pregiudizi, la musica è un linguaggio universale che non può essere infangato, neanche con la politica». La potenza della libertà d’espressione. Soprattutto femminile. «Certo – nota Irma – abbiamo la fortuna che, essendo un gruppo tutto al femminile, ci chiamano in parecchi, attratti dalla novità che portiamo; però, parallelamente, abbiamo la sfortuna che, proprio per essere una band di sole ragazze, non ci prendono sul serio, anche se poi ascoltandoci suonare si ricredono. E riusciamo a sfatare i pregiudizi di genere che ancora persistono nella società».

di Barbara Conti