Appuntamento il 6 luglio a Ceppaloni. Si presenterà con il brano “Sei”
Appuntamento con la semifinale di Castrocaro per la giovane reggina Federica Polimeni. Tutto è fissato per sabato 6 luglio a Ceppaloni (BN). Data che, casualmente, coincide col titolo del brano che ripresenterà per approdare alla finale, con diretta su Rai Uno. Quel “Sei”, che ben la rispecchia, con cui si racconta al pubblico (ma non è una cover dell’omonima canzone di Paolo Meneguzzi), composto per lei dalla sua insegnate di canto, la prof.ssa Aida.
Infatti Federica si descrive come una ragazza le cui doti che la contraddistinguono sono: semplicità, una forte emotività, molta sensibilità ed umiltà. Lavora duramente sia sulla sua personalità che sulla sua tecnica. In modo molto professionale.
Si sta cimentando anche con degli inediti in inglese, poiché, confessa: “La lingua italiana è la mia lingua madre e tutto si presenta più facile, ma adoro cantare in inglese: non so perché, ma è come se la mia voce acquisisse un diverso colore”. Non a caso, confessa, “una delle mie muse ispiratrici è Whitney Houston (intramontabile, nonostante la scomparsa); adoro interpretare le sue canzoni perché ho un’estensione simile alla sua (non a caso la doppia menzione durante le selezioni per il Festival di Sanremo, che ha ricevuto in passato ndr); inoltre, adoro interpretare anche Celine Dion”. Tra le italiane, invece, non potevano non mancare Giorgia e Laura Pausini, che è stata lanciata proprio dal Festival di Castrocaro. “Laura Pausini – ci racconta – è la mia cantante preferita. Da quando ero piccola salivo in macchina con mio padre e ricordo che mettevo nello stereo la sua cassetta e cantavo ‘La Solitudine’. Le sue canzoni mi sono state vicine in ogni momento della mia vita, mi emoziono ancora a cantare ‘Viaggio con te’, dedicata a suo padre, o ‘Mi dispiace’, scritta per sua madre, perché riesce ad esprimere gli stessi sentimenti rivolti ai miei genitori”. Chissà che il palco di Castrocaro non le porti la stessa fortuna.
Per diventare una vera star internazionale, però, occorre la consapevolezza che, a fare il successo, non è solamente la forma, ovvero la melodia dei testi; o l’aspetto fisico; ma anche la sostanza, ovvero quello che si trasmettere e che si è in grado di comunicare coi testi. Questo Federica lo sa bene, puntando molto anche sull’impatto emotivo di ciò che canta, partendo prima da quello che è stato in grado di suscitare in lei. “Nel 2011 – ci racconta- ho cantato per l’Hospice di Reggio Calabria. Appena ho finito di esibirmi in ‘Adagio’ di Lara Fabian, una signora è corsa verso di me in lacrime complimentandosi. È stata la soddisfazione più grande, non perché avessi eseguito bene la mia performance, ma perché sono riuscita a trasferire la mia emozione”.
Anche per questo è ben in linea col messaggio che vuole lanciare il Festival di Castrocaro, come spiega Giacomo Battaglia, attore calabrese e presentatore ufficiale, per la Calabria, a Strill.it.: “La meta che i giovani possono sognare, però, non è e non deve essere solo lo spettacolo. Lo stesso deve e può rappresenta una delle tante aspettative della vita, della felicità e delle soddisfazioni per loro; e non tanto per la visibilità, quanto per i messaggi forti e veri che si possono lanciare al vasto pubblico”. “Sono stata ospite a molte serate di beneficenza –precisa Federica -. Adoro poter cantare con la consapevolezza di portare un sorriso a qualcuno che ne ha davvero bisogno”.
In tale modo accoglie l’invito di Battaglia a un gesto di responsabilità nel momento in cui si canta, sapendo che, comunque, si sta compiendo qualcosa per sé e per gli altri, che in ogni caso avrà un riscontro, un influsso sugli ascoltatori. Inoltre, come ogni gara e competizione, si può vincere o si può perdere, ma si vincerà sempre se si sapranno cogliere gli insegnamenti positivi e/o negativi di ogni esperienza che si vive. Al Festival di Castrocaro si può trionfare o se ne può uscire sconfitti, ma potrebbe comunque rappresentare un trampolino di lancio molto significativo; soprattutto se aiuta a far crescere, anche l’eventuale perdente, umanamente e professionalmente.
Ed infatti Federica è così: pur non avendo superato le selezioni del Festival di Sanremo, non si è demoralizzata, non ha mollato, e si è messa alacremente a lavorare e a studiare. Si è iscritta a una scuola di musica per studiare pianoforte “per avere più coscienza della musica”, spiega. Infatti, a suo avviso, il segreto del successo è “studiare, studiare e studiare; farsi notare tra tantissimi talenti ed avere molta fortuna”. Sicuramente Federica è riuscita a farsi notare, ora speriamo che il palco di Castrocaro le porti anche tanta fortuna.
di Barbara Conti