Per la sezione Artisti Emergenti di Eclipse Magazine intervistiamo Daniele Maci, che esibito nei panni de “la Bestia” durante la terza edizione di Welcome Musical
Daniele Maci ha 23 anni e viene da Campi Salentina, in provincia di Lecce.
Parallelamente agli studi scolastici, intorno ai 13 anni si avvicina al mondo del Teatro frequentando dapprima i “Cantieri Teatrali Koreja” e poi entrando in alcune compagnie, continuando a frequentare corsi di canto e di recitazione. Ma è da circa due anni che scopre la passione per il musical, che coltiva e passo dopo passo sente sempre più sua, grazie alla frequentazione della Compagnia della Piccola Luna (Teatro e Musical) di Salice Salentino, che lo indirizza e lo porta a seguire diversi corsi di studi. Per Daniele Maci la passione è alla base di tutto, ma solo attraverso lo studio si può giungere a completarsi e ad essere il più possibile pronto per le occasioni che potranno presentarsi in futuro.
Daniele Maci partecipa a Welcome Musical 3, la rassegna ideata ed organizzata da Daniela Cerrone, interpretando la canzone “Se non so amarla” dal musical La Bella e la Bestia, vincendo una borsa di studio “Jesolo Dance Festival“.
E dopo averlo ascoltato nella sua esibizione dal vivo durante la terza edizione di Welcome Musical, leggiamo l’intervista di Daniele Maci rilasciata al nostro giornale:
Il mio percorso di studi è iniziato 9 anni fa, incentrandosi sulla prosa teatrale e soltanto da 2 anni ho avuto la fortuna di conoscere la Compagnia della Piccola Luna diretta da Giancarlo Scardia e ho potuto dare libero sfogo alla mia più grande passione, il musical, che racchiude oltre alla sola prosa teatrale anche canto e danza. Nel corso di questi due anni ho perfezionato recitazione, arricchendo quel precedente percorso di studio personale, artistico e psicologico, mi sono avvicinato a due discipline per me nuove ed entusiasmanti, ovvero canto e danza, la prima con docenti professionisti (oltre che dotati di enorme carisma e bontà d’animo) come Cecilia Costa, Vittorio Matteucci, Silvia Querci e Giovanni Monti e la seconda con la straordinaria direzione di Daniela Cerrone, senza la quale non esisterebbe il giusto sprone per noi giovani nell’affrontare un corretto percorso artistico e psico-fisico.
Credo che indipendentemente da stage o corsi, bisogna applicare le varie nozioni apprese giornalmente, 24 ore su 24, come camminerebbe un personaggio? Come io affronto le giornate le affronterebbe anche il personaggio che devo interpretare? Come posso migliorare i difetti ed essere sicuro di non sbagliare? Non credo si finisca di apprendere una volta usciti dalla sede del corso…non si finisce mai di imparare e migliorarsi.
La musica ha, per me, un valore e un linguaggio universale, come tutte le discipline che la accompagnano perché comunicano un messaggio, anche se si è di Paesi o culture diversi questo messaggio rimane universale e crea una magia inspiegabile e meravigliosa.
Grazie a Daniela Cerrone e la sua infinita intraprendenza e voglia di mettere al primo posto i giovani ragazzi e il loro talento.
È stato un uragano di emozioni varie…molti timori, come sbagliare, non riuscire a comunicare il messaggio giusto, ma per fortuna lo spirito di gruppo c’è stato sempre, dal primo minuto di prove all’ultimo secondo di rassegna, anche se facevamo parte di gruppi diversi vedevamo sul palco un’unica cosa: la vitalità che avevamo nel fare qualcosa che ci piaceva, cantare, ballare, recitare, essere diversi da come siamo nella vita di tutti i giorni ma allo stesso tempo essere noi stessi, essere artisti.
Welcome Musical è stata una sfida con se stessi, prima che con gli altri. Siamo tutti rimasti sorpresi da come ci trasformavamo in due secondi da dietro le quinte all’entrata sul palcoscenico ed essere sicuri tutto ad un tratto di noi stessi e di cosa stavamo facendo. Molto gratificante si è rivelata essere la presenza di personalità del mondo dello spettacolo che anche dopo l’esibizione ci hanno incoraggiato e sostenuto nel non mollare mai, di credere sempre in noi stessi e di migliorarci sempre di più…rivivrei dall’inizio alla fine quel giorno, se solo potessi.
Si cerca di pensare al futuro sempre in maniera positiva, ma tutto dipende da noi. Non possiamo aspettarci che tutto cada dal cielo, bisogna guadagnarselo non perdendo mai la speranza e la forza di volontà, cadendo cento volte e rialzandosi cento e una volta, sempre più forti e intraprendenti di prima…ho piena speranza nel mio futuro, perché lo costruirò con le mie forze e dalle esperienze che mi riserverà la vita e proprio qui sta il bello, non so che mi accadrà nel bene o nel male, in fondo essere artisti è vivere un’avventura sensazionale e io ho intenzione di viverla a pieno!
Ringraziamo Daniele Maci per l’intervista, che ci ha permesso di comprendere, da una visuale differente, le opinioni, le aspettative e le emozioni di un giovane talento che si affaccia con umiltà e coraggio al mondo artistico… In bocca al lupo!