
Come si può spiegare ciò che la musica ci fa sentire? Gioia, dolore, speranza sono solo parole e le parole non riescono a descrivere in pieno le emozioni che un paio di note riescono a risvegliare.
Danilo Maestosi con le sue opere, esposte presso la
Sala Giubileo del Complesso del Vittoriano sino al 5 aprile, cerca di trasportare le emozioni sulla tela. La mostra, frutto di tre anni di ricerca, è dedicata alla musica, alla sua particolare capacità di riportare in vita i ricordi e le sensazioni.
Lo sconcerto a cui si riferisce il titolo dell’esposizione è quello provato dagli spettatori di un concerto di
Jimi Hendrix negli anni ’70 che dopo un assolo di mandò in frantumi la chitarra.
Molti i musicisti a cui si è ispirato per la creazione delle sue opere: dai cantautori italiani
De André e
Sergio Endrigo, a jazzisti come
John Coltrane,
Django Reinhardt e
Miles Davis ai
Beatles.
L’unica pecca di questa mostra è proprio la mancanza della musica. Tutti sanno chi è De André (o almeno dovrebbero) ma dubito che in molti conoscano
Menhuin e
Shankar e per questo sarebbe stato opportuno il poter ascoltare il brano a cui era ispirata l’opera, cosa che avrebbe reso il tutto più suggestivo ed efficace.
orario: dal lunedì al giovedì 9.30 –19.30;
venerdì e sabato 9.30 – 23.30;
domenica 9.30 – 20.30
Ingresso libero
di Irene Carboni