Angelo Cesselon il maestro dei manifesti cinematografici
In contemporanea con il Festival Internazionale del film di Roma la Biblioteca Vaccheria Nardi ospita, fino al 6 novembre, una mostra dedicata ad Angelo Cesselon grande ritrattista ma sopratutto il più importante esponente della scuola dei “Cartellonisti italiani”.
I “Cartellonisti”, che lavoravano in collaborazione con le case cinematografiche, creavano dei manifesti da distribuire nei cinema in cui erano dipinte una serie di immagini che illustravano la trama dei film. Questi artisti, dal primo dopoguerra alla metà degli anni settanta, tramutarono in arte ciò che inizialmente era nato come mezzo pubblicitario. Nel 1947 Cesselon rinnovò il genere inserendo una sola grande immagine all’interno del poster: spesso erano ritratti delle grandi dive del nostro cinema come Gina Lollobrigida, Lucia Bosé o Sofia Loren. L’artista con il suo stile riusciva a riprodurre sui “bozzetti” – così erano chiamate le opere complete realizzate in tempera su carta in cui poi in un secondo momento venivano aggiunti i titoli – l’intensità e lo spessore dei personaggi del grande schermo.
Durante la sua carriera Angelo Cesselon produsse tremila opere per il cinema nostrano e hollywoodiano tra cui capolavori come: “Il Gigante”, “La Bibbia”, “L’Armata Brancaleone”, “Umberto D.”, “Notorius” e “L’angelo azzurro”.
Nella mostra sono presenti alcuni dei bozzetti originali dell’artista che nella sua attività trentennale realizzò anche ritratti per Papa Giovanni XXIII e per il Presidente della Repubblica Gronchi .
Il 6 novembre alle 10.30 si terrà la conferenza “Il manifesto cinematografico nel dopoguerra” con esperti del settore per approfondire un movimento poco conosciuto e studiato, ma che viene considerato come una premessa alla pop art.
Biblioteca Vaccheria Nardi – via delle Grotte di Gregna, 27 Roma
Orari:
da Lunedì a Venerdì 10.00 -13.00 / 16.00-19.00
Sabato 10.00 – 13.00
Domenica chiuso
Ingresso Libero
Per informazioni:
www.angelocesselon.it
di Irene Carboni