Una maschera sempre eterna che si trasforma nel tempo senza mai svanire
Scaltra, furba, abile, amorosa, Colombina è la maschera veneziana tra le più antiche nata dalla Commedia dell’Arte.
Fidanzata con il coloratissimo servitore Arlecchino, è una donna maliziosa che riesce con le sue moine e le sue parole a raggirare il povero amante disposto a tutto pur di farla contenta. Gentile e servizievole nei confronti delle padrone, Colombina è una servetta arguta e senza peli sulla lingua, spesso il suo ruolo non è da protagonista, ma la destrezza e l’abilità con le quali riesce a sciogliere le situazioni più complicate fa di lei uno degli elementi più importanti della vicenda drammaturgica. Vestita di un semplice abito cittadino, generalmente di colore chiaro con un grembiule colorato e una cuffietta in testa, Colombina è spesso vittima delle attenzioni del padrone Pantalone che mette a dura prova la gelosia del povero Arlecchino.
Fedele, vanitosa e un po’ civetta Colombina ama curare il proprio aspetto e apparire agli occhi indiscreti degli amanti sempre attraente. Talvolta bugiarda, ma sempre per una giusta causa finisce col favorire gli intrighi amorosi della sua padrona ingannando il vecchio padre, spesso rigido e scontroso.
Il suo carattere sbarazzino e quel suo modo di deridere gli innamorati e i loro desideri, di consegnare biglietti privati e organizzare incontri segreti ha contribuito a rendere altamente comico il personaggio.
L’evoluzione della maschera di Colombina arriverà solo qualche secolo più tardi con Goldoni che darà ampio respiro al ruolo della servetta facendola diventare protagonista delle sue commedie. Prototipo di donna nuova Colombina si trasforma da maschera in personaggio grazie soprattutto alla riforma delle maschere messa in atto dall’autore veneziano.
Tra le interpreti più note che hanno impersonato il ruolo di Colombina vanno sicuramente ricordate Isabella Biancollelli Franchini alla quale si deve il nome Colombine per via del paniere che portava sotto braccio dal quale si intravedevano due colombe, e Caterina Biancolelli che debuttò in Francia alla Comédie Italienne nel 1683 per la prima volta con il nome di Colombine.