Inoltre era la data d’inizio dell’anno e coincideva col periodo in cui
Anubis, dio dalla forma canina, aveva ritrovato il corpo smembrato di
Osiride. In questa fase dell’anno straripava il Nilo fertilizzando la terra.
Anche i Greci iniziavano l’anno di questi tempi, e per la loro civiltà il mese era sacro ad una divinità:
Atena. Era la dea dell’aria che tramuta e, secondo
Platone, anche della danza e del moto regolare che può essere considerato come misura del tempo.
Tra la fine di luglio e i primi di agosto a Roma si celebravano i
Neptunalia. In questa occasione venivano costruite capanne di rami di lauro sulle rive del fiume Tevere, dove si svolgevano numerosi giochi acquatici in onore del dio
Nettuno.
Per i Celti il primo di agosto si celebrava
Lugnasad, festa in cui
Lug, dio della luce e della resurrezione, si sposava con
Erinn.
Nel mondo cristiano il 10 di Agosto si ricorda
S.Lorenzo, decapitato dopo un terribile supplizio su di
una graticola nell’anno 258 d.C. La coincidenza con la tradizione romana che onorava
Ercole come simbolo del sole trionfatore proprio nello stesso periodo, ha avuto come riflesso sulla festività di S.Lorenzo la celebrazione del trionfo dell’estate.
Sempre nell’antica Roma il 13 agosto era oggetto di culto e celebrazioni per la dea
Diana, regina delle foreste. Nella selva Aricina vicino al lago di Nemi si trova un santuario dedicato ad essa, vista ed adorata come
Luna in cielo,
Diana in terra e
Proserpina negli inferi. Il santuario divenne in seguito tempio, custodito da un sacerdote armato. Secondo un’arcaica e sanguinosa tradizione egli doveva uccidere chiunque si avvicinasse nei paraggi. Qualsiasi fuggiasco poteva tentare di prendere per sempre il suo posto se, dopo aver staccato un ramo dell’albero sacro alla dea, riusciva ad ucciderlo battendosi in un duello. La sfida mortale poteva avvenire solo tra schiavi fuggiti ai loro padroni.
Sempre a Roma la festa di
Diana si svolgeva sull’
Aventino, dove lo stesso giorno in un boschetto di lauri si onorava
Vortumno, dio che regolava le stagioni, essendo preposto alle trasformazioni e al mutamento ciclico.
Nel 18 A.C. l’imperatore
Cesare Augusto istituì nella data delle calende del mese le “
feriae Augusti”, ossia le feste di Augusto, codificando così alcuni giorni di riposo per tutti.
Ma per il cristianesimo, nella settimana di
Ferragosto si celebra la morte e l’
Assunzione in Cielo della
Madre di Dio. Probabilmente in questa data perché nel vicino Oriente si onorava un’altra grande madre, la dea siriana
Atargatis, patrona della fertilità.
Moltissimi testi sacri, storie e leggende sono legate alla morte e all’
Assunzione in Cielo di Maria, e risalgono a scritti e tradizioni già presenti nel IV secolo, insieme a nozioni e testi apocrifi in greco, copto, latino, arabo, armeno, slavo e siriano, tutti molto poetici. L’
Assunzione fu oggetto di disputa teologica tra i grandi dottori ecclesiastici nel MedioEvo, ma solo dopo numerose petizioni a partire dal XVIII secolo in poi, il papa Pio XII e più tardi il Concilio Vaticano II chiarirono le ragioni teologiche del dogma.
Tra le cittadine italiane che festeggiano Maria in modo folkloristico, ricordiamo
Tivoli, vicino Roma, dove si rappresenta l’
Inchinata: due processioni portano la statua della Madonna ed un quadro raffigurante Cristo ad incontrarsi in mezzo ad uno scoppio di mortaretti e ad una nube di fumo, le due immagini si inchinano tre volte per ritornare poi nella chiesa di partenza.
Mentre a
Sassari si svolge la processione dei
Candelieri, che sono strutture di legno dipinto che ricordano la fiamma della luce divina.
A
Messina invece viene trasportata la “
Vara”, una piramide di 21 metri circa in cui sono raffigurati i personaggi sacri , nuvole, stelle. Inoltre si aggiungono due giganti a cavallo, alti ben nove metri, che sono i mitici progenitori di Messina:
Grifone il conquistatore saraceno, e la
Mata (la bella). Queste
figure provengono dall’influenza spagnola sul territorio, soprattutto catalana.
In provincia di Benevento a
Guardia Sanframondi, si celebra la più impressionante delle processioni, quella dei “battenti”. Uomini incappucciati, con una spazzola di sughero in cui sono infisse 32 punte di ferro, tenuta nella mano destra, si battono il petto, tenendo nella sinistra un crocifisso. Il corteo è accompagnato da scene religiose espresse in vari “quadri” dai compaesani, ed è dedicato alla
Mater Dolorosa e si svolge in silenzio. Nonostante l’apparenza, non si tratta di una celebrazione a tinte funeree, bensì rappresenta il trionfo della vita che risiede nel sangue.
Da ricordare, in ultimo, che in Agosto si svolgono molte feste che riguardano le “battaglie” medievali, tradizioni fortemente presenti nelle nostre terre. I famosi “
palii” tra cui il più conosciuto è quello di
Siena. Esse erano gare organizzate dai ceti inferiori della popolazione delle città, per imitare le giostre ed i tornei nobiliari, ed avevano la funzione di rafforzare la coesione cittadina attraverso una “catarsi” di scontri, alleanze ed inimicizie tra gruppi e quartieri diversi.
di Svevo Ruggeri
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