Roma festeggia il suo primo imperatore
Gaio Giulio Cesare Ottaviano, il “Consacrato”, o semplicemente colui che portò la pace costruendo una Roma imperiale: Augusto. Il 19 agosto 2014 sono stati celebrati i duemila anni dalla morte del nipote di Cesare e “tutto l’impero” gli omaggio dallo scorso 24 settembre. Alessandria d’Egitto, Amsterdam, Sarajevo, oltre a Roma, saranno le città cardine dell’evento; rispettivamente presso la meravigliosa biblioteca Alessandrina, il tecnologico Museo Allard Pierson, nella biblioteca sede del municipio appena restaurato e in un secondo momento presso il Museo Nazionale di Sarajevo, oltre naturalmente ai Mercati di Traiano. Un progetto di respiro internazionale (“Keys to Rome”) che ha il duplice obiettivo di narrare la storia di Roma attraverso le gesta del suo primo imperatore, e approfondire i luoghi deputati alle attività di Augusto: nella Grande Aula del Museo emergeranno infatti il Foro di Augusto, il suo Mausoleo e l’Ara Pacis.
L’ambizione dell’evento è di mostrare ai visitatori come saranno progettati i musei del futuro: V-Must, la più grande rete europea dei Musei Virtuali, coordinata dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, ha creato – con un lavoro durato quattro anni – un percorso di filmati, strumenti multimediali, visualizzazioni in 3D, in cui lo spettatore può interagire durante le presentazioni storiche, in un viaggio interattivo con (i busti parlanti di) Agrippa e Augusto – che si gloriò di aver lasciato, dopo la sua morte, una città di marmo dopo averla presa di mattoni («Gloriatus marmoream se relinquere, quam latericiam accepisset», Svetonio, Vita Caesarum, Divus Augustus, 28).
Il tema centrale sarà quindi il racconto della cultura romana a partire dal VI secolo, in cui il visitatore sarà subito guidato da due personaggi romani, un anziano mercante e suo nipote alla riscoperta degli oggetti di famiglia nell’unico giorno in cui il dio Giano acconsente ad usare le chiavi di Roma per aprire le porte del tempo e svelare i suoi segreti, fino ad arrivare all’età augustea. Un documentario sull’evoluzione topografica dell’area, avvenuta prima e successivamente alla fase imperiale. Per questo motivo le quattro città contemporaneamente coinvolte avranno una parte dell’esposizione in comune, ma anche differenti percorsi e sistemi multimediali specifici proprio tenendo conto del peculiare punto di vista storico, geografico e culturale oltre che degli usi e costumi.
L’internazionalità della manifestazione sarà vissuta anche a Roma in quanto alcune importanti istituzioni americane aderenti all’AACUPI (Association of American College and University Programs in Italy) coinvolgeranno studenti madrelingua inglesi come mediatori per i visitatori stranieri, attivando anche concorsi fotografici ispirati alla mostra e laboratori dedicati.
La città di Augusto è un evento promosso da Roma Capitale Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica, la Sovrintendenza Capitolina e l’Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali (ITABC) del Consiglio Nazionale delle Ricerche, per l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura e grazie al supporto della Commissione Europea.
Connessa a questa esposizione, la personale dell’artista sud coreano Park Eun Sun: in occasione del 130. Anniversario delle relazioni bilaterali tra Italia e Corea del Sud, lo scultore – che da 15 anni vive e lavora in Italia, a Pietrasanta – propone 25 sculture, anche realizzate appositamente per l’evento, in cui integra la sua origine orientale con lo studio dell’architettura romanico toscana, in una dualità presente a prima vista nella bicromia delle opere, per una immediata visione di congiungimento degli opposti. La mostra è curata da Gabriele Simongini, promossa dall’Ambasciata della Repubblica di Corea in Italia, organizzata dallo Studio Copernico di Milano.
Quando: dal 24 settembre 2014 al 10 maggio 2015
Dal martedì alla domenica, 9:00-19:00
Ingresso da: Via IV Novembre, 84 – Mercati di Traiano (Museo dei Fori Imperiali)
Info: www.mercatiditraiano.it
di Elisabetta Lattavo