L’Hiv si avvicina all’uomo medio: basta un semplice rapporto sessuale non protetto per contrarlo. Il nuovo volto dell’Hiv-Aids è l’eterosessuale tra i 30 e i 34 anni, secondo i dati dell’associazione ‘Network persone sieropositive’ (Nps Italia onlus), con un particolare aumento del contagio delle donne negli ultimi anni.
L’aspetto più drammatico è l’inconsapevolezza della propria malattia, o dell’vvenuto contagio con il virus da Immunodeficenza Acquisita, l’Hiv appunto. Sono l’ignoranza, la superficialità, la mancanza di rispetto per il proprio partner a permettere la diffusione di un virus tanto infido. Si stima che una persona su tre non sappia di averlo e continui a contagiare altre persone. “Una situazione – conclude Nps – attribuibile probabilmente di una mancata percezione di essere a rischio di contagio. La diagnosi di infezione da Hiv in fase già avanzata di malattia rappresenta un evento ormai estremamente frequente: accade in più del 40% delle nuove infezioni”.
A confermare ciò l’innalzamento dell’età media della diagnosi di infezione Hiv, passata da 26 anni per gli uomini e 24 anni per le donne nel 1985 a, rispettivamente, 38 e 34 anni nel 2008. Negli anni in cui non si sa di avere il virus, la malattia non viene curata e avanza verso la sua forma più grave.
Con una diagnosi tempestiva anche le cure sono più efficaci, ma solo il 34% le assume fin dalla diagnosi di sieropositività. Crescono poi le aspettative di vita per chi assume i farmaci antiretrovirali. L’Aids “resta una malattia mortale, da cui non si guarisce – spiega l’associazione – ma se il tasso di letalità (cioè il rapporto tra i decessi per anno di diagnosi e i casi diagnosticati in quello stesso anno) era pari al 94.4% nel 1985, al 72.5% nel 1995 e al 25% nel 2005, nel 2008 si e’ registrata una diminuzione che ha portato il dato al 9%”.
Nonostante le cure, solo nel 2007 le nuove diagnosi per Hiv sono state 4000, mentre nel 2008 ci sono stati 1.400 nuovi casi accertati di Aids in Italia. Le regioni più colpite sono quelle centro-settentrionali, in particolare Lombardia, Emilia Romagna e Lazio.
L’arma per sconfiggere l’AIDS è la prevenzione, sia che essa sia fatta con la castità sia con l’uso del profilattico in caso di rapporti occasionali. E la prevenzione passa anche attraverso il Test Hiv, utilissimo strumento diagnostico per accertare il proprio stato di salute e per intervenire tempestivamente in caso di contagio.
di Ilaria Eleuteri