pornplacevr
pornplaybb.com siteripdownload.com 1siterip.com
L'ombra del re di James Rollins
Novembre 11, 2010
In settimana bianca…
Novembre 11, 2010
Show all

Più tutela della riservatezza su Facebook

facebook2Con tre nuove funzioni Mark Zuckerberg promette una maggiore privacy ai suoi utenti

Nell’era della globalizzazione affermare che “i dati sono degli utenti” non è cosa di poco conto.

Con queste parole Mark Zuckerberg presenta le nuove regole a tutela della riservatezza sul social network di cui è fondatore, Facebook.

D’ora in poi gli utenti di Facebook sapranno come e quanto le applicazioni, ad esempio i giochi, usano i loro dati personali, in modo da decidere se fornirne di meno o addirittura disabilitare l’applicazione in questione.
Nella maggior parte dei casi i nostri dati vengono utilizzati per le funzioni specifiche del gioco o dell’applicazione prescelta ma, ed è questo il motivo della nuova “dashboard” di Facebook, non tutte le applicazioni sono uguali e alcune utilizzano un maggior numero di dati di altre, magari in una maniera a noi non gradita.

Una seconda novità di Facebook è la possibilità di scaricare sul proprio pc tutto quello che nel tempo abbiamo postato sul sito, come foto, mail, messaggi, update di status e informazioni del nostro profilo. Se si vuole una copia di tutto, per una ragione qualsiasi, basta un click su un link nelle “account information” e tutte le info verranno scaricate in un singolo download sul nostro computer.

Per aumentare la privacy di ciascuno e per avere diversi “livelli di condivisione” arriva “Groups”, che consente di condividere quello che vogliamo con piccoli gruppi di persone all’interno delle nostre liste di amici. Fino ad oggi era facile su Facebook condividere le nostre foto o i nostri messaggi con gli amici o con tutti, ma non selezionare solo determinati contatti. Con Groups sarà possibile, invece, condividere informazioni più personali con la famiglia, o professionali con i colleghi, senza dover postare tutto a tutti. In questo modo si ridurrà anche quel fastidioso “affetto spam” causato dai contatti che condividono troppi contenuti con tutti.


Mark Zuckerberg non nasconde che questa stretta sulla privacy sia dovuta anche alle recenti proteste degli utenti di Facebook sull’uso dei dati personali: “Abbiamo sentito forte e chiaro che voi volete più controllo sui contenuti che condividete su Facebook, per sapere esattamente chi li vede e capire esattamente dove vanno. Con Groups e gli altri tools che abbiamo reso disponibili abbiamo fatto pochi importanti passi verso l’obiettivo di dare a voi dei controlli precisi ed efficaci. Speriamo che queste nuove funzioni accrescano la vostra fiducia nel condividere informazioni su Facebook e che rendano l’esperienza ancora più ricca e reale“.

di Ilaria Eleuteri


Svevo Ruggeri
Svevo Ruggeri
Direttore, Editore e Proprietario di Eclipse Magazine