Secondo una ricerca inglese, paradossalmente, il picco di maggiore infelicità si ha a trent’anni: troppe responsabilità
Infelici a trent’anni, più felici dopo i 50 anni quando iniziano a calare le aspettative per il futuro.
A dirlo è una ricerca condotta dall’università di Maastricht secondo cui lo stato di benessere descrive una curva ad “U” con un declino che inizia già a partire dalla fine dei vent’anni.
A trenta anni ci sono l’indipendenza economica, la piena realizzazione affettiva, un nutrito gruppo di amici, ma l’ansia per il futuro e un forte senso di responsabilità sono tali da minare la cosiddetta felicità.
Sembra paradossale che un sessantenne sia felice quanto un ventenne: entrambi sono d’accordo che la vita sia migliore a vent’anni ma, spiegano i ricercatori, il sessantenne è felice perché ha imparato ad esserlo con quello che si è conquistato con il tempo.
La ricerca ha poi evidenziato, disaggregando i dati sul sesso, che le più propense all’infelicità sono le donne rispetto agli uomini. Le donne hanno più impegni sul lavoro e sulla casa. Inoltre, a fronte di un uguale impegno, non riescono a raggiungere gli stessi risultati lavorativi dei loro colleghi e ciò genera frustrazione. Sono aumentate anche le aspettative che la società nutre per le donne che se prima erano appagate da una casa ben tenuta e da figli bravi a scuola, ora hanno anche l’aspettativa di una carriera di successo.
Un’altra ricerca americana condotta dall’Università di Warnick e dall’Hamilton College ha correlato l’indice di felicità con quello di ricchezza nei 50 Stati americani. Paradossalmente è emerso che gli Stati in cui le persone sono più soddisfatte della propria esistenza sono quelli in cui c’è il reddito medio più basso. Ossia la Louisiana, le Hawaii e la Florida. Gli abitanti si accontentano di un bel paesaggio e dello stile di vita tranquillo che offre la contea.
Ma è possibile misurare la felicità con dei criteri oggettivi? Diceva sir Robert Baden – Powell, fondatore degli scout, che “il vero modo per essere felici è procurare la felicità agli altri”.