pornplacevr
pornplaybb.com siteripdownload.com 1siterip.com
La Bellezza ed il Mistero
Maggio 13, 2010
Come sedurre in cucina: lo Show cucching
Maggio 13, 2010
Show all

Fare i pendolari nuoce gravemente alla salute

pendolari_-_stressSecondo uno studio inglese chi viaggia tanto ogni giorno sui mezzi di trasporto vive un paio d’anni in meno

Attese infinite alle fermate cercando riparo da piogge torrenziali o dall’afosa canicola di agosto, per non parlare dell’arduo sacrificio a rimanere inscatolati come sardine, senza fonti di areazione e circondati da cattivi odori e da igiene precaria.

La vita dei pendolari è molto difficile, ma questo si sa. Quello che non si sapeva fino ad oggi è che il tempo trascorso sui mezzi di trasporto può compromettere seriamente la salute fino a ridurre di ben due anni la vita di un individuo.
È questo lo sconcertante risultato di una ricerca inglese fatta sui pendolari dei dintorni di Londra che attesta questa riduzione degli anni di vita rispetto a chi impiega al massimo una ventina di minuti per raggiungere il posto di lavoro. Lo studio, realizzato da David Lewis dell’International Stress Management Association, considera i viaggiatori giornalieri più stressati dei piloti di guerra e dei poliziotti antisommossa a causa della sensazione di impotenza e di frustrazione risultante dall’essere assoggettati alle lancette dell’orologio. Coincidenze mancate, traffico vincolante e orari da rispettare non fanno altro che procurare ansia e stress, o più precisamente l’“amnesia del pendolare”, un disturbo che nasce quando il tempo sui mezzi viene vissuto in maniera alienante, cancellando dalla mente tutto quel che succede, per poi scoppiare in raptus di rabbia nel momento in cui si presenta qualche intoppo al già problematico programma giornaliero. «Se la scelta del pendolarismo è vissuta come un obbligo, si vive in perenne conflitto interiore senza saper più riconoscere qual è il luogo d’appartenenza: la casa, l’ufficio o il mezzo su cui si trascorre tanto tempo ogni giorno − spiega Massimo Di Giannantonio, psichiatra dell’Università di Chieti − Le donne sono più esposte allo stress da pendolarismo, perché spesso vivono peggio la lontananza da casa; più a rischio anche chi ha una personalità vulnerabile ed è meno capace di adattarsi al disagio psicologico della trasferta forzata che porta molti a sviluppare aggressività anche nel rapporto coi familiari». Il risultato è quindi uno stress cronico che si trasforma in disturbi vari, dalla depressione all’insonnia, dal mal di testa alle difficoltà di digestione. E se tutto ciò non bastasse c’è anche di peggio. Sempre uno studio inglese condotto su quattrocento pendolari e uscito su Epidemiology and Infection lancia l’allarme: in un caso su tre sulle mani di chi viaggia sui mezzi di trasporto si trovano batteri fecali. Il contatto ravvicinato con gli altri aumenta quindi il rischio di malattie infettive e lo stress cronico contribuisce ad indebolire le difese immunitarie aprendo le porte a disturbi vari come cistiti frequenti, tossi e raffreddori che sembrano non avere fine.
Il consiglio allora è quello di impiegare al meglio, e nel modo più piacevole, il tempo trascorso in viaggio, ascoltando musica, leggendo o profumando l’ambiente, tutte cose difficili da fare se ci si imbatte in mezzi scomodi o affollati. Allora lo psichiatra consiglia: dedichiamo il tempo del viaggio alla riflessione personale, guardiamoci dentro e godiamo dei benefici del nostro lavoro. Semplice no?

di Teresa Gentile

Svevo Ruggeri
Svevo Ruggeri
Direttore, Editore e Proprietario di Eclipse Magazine