
Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Verrebbe da dire così leggendo le avventure di Patrick Sullivan, il giovane, irresistibile protagonista del romanzo di
Jason Buhrmester “
La grande rapina ai Led Zeppelin” (Fanucci editore) in questi giorni in libreria.
Diciannove anni, costretto ad abbandonare Baltimora, la sua città, in seguito a un tentativo di rapina andato male, si trasferisce a New York dove, invece di incamminarsi sulla retta via, “ricade in tentazione”.
Durante un concerto dei Led Zeppelin raggiunge il backstage, vede una borsa piena di soldi e subito comincia a progettare la sua ultima folle missione, quella che nelle sue intenzioni dovrebbe ripagarlo dei fallimenti passati e redimerlo agli occhi dei suoi amici: rapinare i Led Zeppelin, la rock band più in voga del momento.
Così, per prima cosa, Patrick torna dove è cresciuto per rimettere insieme la sua banda: Alex, protagonista con lui dell’ultima rapina andata storta che ha fatto finire dietro le sbarre uno dei loro migliori amici; Frenchy, musicista nevrotico che vive ancora con la mamma; Keith, sconsiderato ma adorabile, un genio nell’installazione di impianti stereo nelle automobili, per poi disinstallarli la sera stessa.
I quattro si mettono all’opera e cominciano una serie di avventure con personaggi incredibili: Backwoods Billy, leader psicotico della banda di motociclisti “
Holy Ghosts Christian”, un procuratore distrettuale assolutamente sopra le righe e i membri dei “
Misty Mountain Hoppers”, un fan club dei Led Zeppelin.
Tutto potrebbe andare incredibilmente bene o rovinosamente male: e il disperato tentativo di rapinare i Led Zeppelin viene portato avanti, tra colpi di scena e situazioni esilaranti.
Jason Buhrmester
La grande rapina ai Led Zeppelin
Fanucci (collana Vintage)
pp. 256
€ 16,00
di Rosa Maria Geraci